Dalle vicende montesilvanesi l'inquirenti non hanno faticato molto ad individuare sempre maggiori incongruenze nelle attività della Deco in altri Comuni come Pescara, Penne e San Giovanni Teatino; tanto da costringere gli agenti della mobile ad acquisire documenti relativi anche autorizzazioni e concessioni persino negli uffici del dipartimento Ambiente della Regione.
L'inchiesta ha assunto così proporzioni ben più ampie, costrigendo la Procura a rafforzare il gruppo di lavoro.
C'è fretta di chiudere. Quasi tre anni di indagini sono troppi anche per una faccenda così delicata.
All'inizio dell'anno, salvo imprevisti, sul tavolo del Gip dovrebbero giungere le prime relazioni per eventuali provvedimenti, mentre al momento dovrebbero essere 12 gli indagati.
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