Situazionde decisamente difficile quella che da sempre vivono una bimba di 5 anni ed i genitori, essendo alla piccola stata diagnosticata dopo la nascita una gravissima forma di malformazione cerebrale, nota come "agenesia del corpo calloso".
A cinque anni dalla nascita, tuttavia, la famiglia ha deciso di citare per danni la Asl di Teramo, poiché risulta che l'allarme circa la futura invalidità della piccola sarebbe scattato già in occasione di una visita prenatale alla madre, ma non sarebbe stato riconosciuto dal ginecologo che effettuò la visita.
Circostanza che sarebbe stata confermata anche dal perito nominato dal tribunale, secondo cui "il medico che ha effettuato l'esame ecografico del secondo trimestre avrebbe dovuto e potuto osservare l'assenza del cavo del setto pellucido che è un segno indiretto dell"agenesia del corpo calloso".
Sulla base della relazione della perizia, dunque, i genitori della piccola, assistiti dall'avvocato Gianni Falconi, hanno lamentato di non essere di fatto stati messi dinanzi alla possibilità di effettuare una scelta, ed hanno avanzato una richiesta di danno patrimoniale (poiché la bambina anche da adulta non potrà condurre vita autonoma) e morale (sostenendo come anche le loro vite siano state stravolte) che si aggira su circa tre milioni di euro.