Edilizia, in Abruzzo è crisi nera. Neanche la ricostruzione aiuta

Massa salari: persi 20 milioni di euro

05 Luglio 2010   14:22  

Una perdita della massa salari di oltre venti milioni di euro dal 2007 al 2009 è stata registrata dalle 4 Casse edili abruzzesi, e le proiezioni parlano di un aggravio della situazione nell'anno in corso.
Le perdite maggiori riguardano la provincia di Teramo, con meno 6.171.778 euro.
Non vanno meglio le province di Chieti, con una perdita di 5.934.968 euro, e Pescara, con meno 5.269.258.
Una situazione drammatica che dimostra come il settore dell'edilizia non sta rappresentando il volano della ripresa per l'Abruzzo. Il quadro lo ha fatto stamattina la Fillea Cgil.

Lente d'ingrandimento su L'Aquila (perdita di 2.640.360 euro dal 2007 al 2009) e l'area del cratere: nonostante la mole di lavoro rappresentata dal progetto C.a.s.e. - afferma dati alla mano il sindacato – non si sono recuperate le perdite degli anni 2007 e 2008, e la ricostruzione stenta a decollare anche a causa della costanza nell'erogazione delle risorse.
La proposta della Fillea Cgil è quella di dimezzare i tempi della ricostruzione aumentando la produttività. “Sul progetto C.a.s.e. si è lavorato su 3 turni – ha detto Silvio Amicucci – per la ricostruzione si dia la possibilità alle imprese di lavorare su due turni”.

Nelle interviste Silvio Amicucci (segretario regionale Fillea Cgil), Rita Innocenzi (segretario provinciale L'Aquila Fillea Cgil).

(MS)


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