Educazione siberiana: le regole del "quieto" vivere

22 Marzo 2013   18:13  

Genere: Drammatico

Regia: Gabriele Salvatores

Cast: John Malkovich, Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius, Eleanor Tomlinson, Peter Stormare

Durata: 110 Min

Voto: 000

Nel sud della Russia vive una comunità di origine siberiana che educa i propri figli secondo dei precisi codici d'onore. Violenza e atti criminali sono all'ordine del giorno, ma non avvengono in maniera indiscriminata: ogni azione è legata a una motivazione ben precisa che ne giustifica o meno l'esistenza. La narrazione si svolge in un arco di tempo che va dal 1985 al 1995: un periodo di grandi cambiamenti storici, che influenzeranno, indirettamente, la vita dei protagonisti di questa storia: Kolima e Gagarin. I due ragazzi, uniti da una profonda amicizia e da legami di sangue, crescono in questo universo in cui nonno Kuzja (John Malkovich) detta le regole del “corretto vivere”. Ciò a cui la vita li metterà di fronte con gli anni dimostrerà chi dei due ha davvero compreso il senso di essere “siberiani” e chi no.

 

Gabriele Salvatores torna al cinema e lo fa attraverso un romanzo, quello di Nicolai Lilin. Il maestro non è nuovo agli adattamenti letterari: come non ricordare "Io non ho paura" e "Come Dio Comanda", tratti da due romanzi di Nicola Ammaniti e "Quo Vadis, Baby?" ispirato al noir di Grazia Verasani. Corretto e rivisitato, attraverso l'aiuto di Rulli e Petraglia, il romanzo di Lilin perde, purtoppo, di intensità e pathos. D'altro canto, l'universo che Salvatores ci mostra in questo film (fatto di violenza non gratuita e di uomini che scrivono sul corpo la propria storia) non può che affascinare e incuriosire.

                

Burattinaio dei destini dei due protagonisti è un grande John Malkovich, che, attraverso la sua interpretazione di nonno Kuzja, arriva dritto allo spettatore, il quale, per alcuni versi e sorprendentemente, non può che condividere le regole della comunità siberiana.

Prevedibile e piatto per alcuni versi (i protagonisti sembrano indifferenti a ciò che avviene attorno a loro, anche nei momenti di massimo pathos), decisamente interessante per altri (concept e regia), "Educazione Siberiana" risulta un film godibile e a cui vale la pena di dedicare due ore della propria giornata.

di Maria Rita Graziani

 

 

 

 

 


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