Elezioni: Cialente-De Matteis, frizzi e lazzi su Radio L'Aquila 1

21 Marzo 2012   12:36  

Frizzante confronto radiofonico tra i candidati sindaco Massimo Cialente e Giorgio De Matteis, stamattina su Radio L'Aquila 1.

"Il peggior difetto di Cialente? In un minuto e mezzo è complicato, sicuramente è più difficile individuare i difetti degli altri che i propri". E scherza: "Forse le mogli lo sanno meglio". "Giorgio si arrabbia facilmente. Il mio è il disordine, il motivo per il quale mia moglie divorzierà da me. E poi ho ripreso a fumare".

Si parte tra frizzi e lazzi, con Matilde Albani che fa da mattatrice. In mezzo il microfono, che i due maggiori competitor per le elezioni comunali di maggio si dividono, rigorosamente per un minuto e mezzo ciascuno.

Allo start c'è l'urbanistica. Mentre il Consiglio comunale, alla sua ultima seduta, discute la delibera sulla regolamentazione delle aree a vincolo decaduto, Cialente alla radio difende le scelte dell'amministrazione, e si giustifica degli enormi ritardi coi quali la proposta è approdata in Aula. De Matteis, invece, accusa il Comune di aver fatto melina per anni, esponendo l'Ente ad azioni risarcitorie da parte dei privati.

Telefoni aperti anche ai radioascoltatori, coi candidati che rispondono alle singole questioni, dalla gestione del Progetto Case e dei Map alla questione delle casette "fai da te". Chiama anche don Osman che fa rilevare come manchi il coinvolgimento dei giovani. E Vanni Biordi legge i numerosissimi sms dei radioascoltatori che rivolgono quesiti a Cialente e De Matteis

"Noi abbiamo una grande padronanza della situazione, abbiamo imparato come funziona la macchina. Questo governo, senza interessarsi del fatto che Chiodi è del Pdl e Cialente del Pd, ha dato ragione al Comune su tutta la linea" dice il sindaco uscente parlando della ricostruzione e della ricandidatura.

"E' evidente il contrario - replica De Matteis - Barca ha confermato esattamente tutto il sistema: Chiodi resta, Fontana resta, l'Sge viene divisa ma potenziata. Il problema è che il Comune resta indietro nella programmazione. Un piano di ricostruzione negato per due anni arriva oggi, il Pum arriva oggi, le aree bianche arrivano oggi. Desta qualche dubbio il fatto che in quanto a programmazione ci si dia da fare solo alla vigilia delle elezioni".

"Hai fatto restare Chiodi in città perchè non hai prodotto il piano di ricostruzione - accusa poi il vice presidente del Consiglio regionale - Chiodi sarebbe stato a casa da un anno".

Sulla Zona franca, sollecitato da una radioascoltatrice, De Matteis ha ribadito come questo strumento di sostegno alla ripresa economica fosse stato inserito nella legge sul terremoto grazie all'impegno dei senatori del Pd Giovanni Legnini, Franco Marini e Luigi Lusi. E, inoltre, come sia stato lo stesso Comitato attività produttive a indicare più volte la Zona franca come priorità per L'Aquila.

Sull'Auditorium di Renzo Piano, Cialente parla di "un'opera di assoluto valore, meritoria", e a proposito del mancato coinvolgimento della cittadinanza nella scelta, ricorda come sia stato deciso nel 2009 in piena emergenza. Anche De Matteis si dice sostanzialmente favorevole, pur contestando la mancanza di un percorso partecipativo e, in parte, la localizzazione.

Sulla carenza di organico nelle Forze dell'Ordine, entrambi ritengono sia fondamentale mantenere l'attuale numero di poliziotti aggregati; il sindaco ha anche detto di aver investito del problema il ministro Anna Maria Cancellieri.

(MS)


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