Elezioni Politiche, Quagliariello: "Successo PdL in Abruzzo dimostra buon operato da parte nostra"

Di Stefano: "Successo che ci responsabilizza""

26 Febbraio 2013   15:29  

Se il PdL é stata l'autentica sorpresa delle elezioni politiche appena concluse, parte del merito va anche al coordinamento dell'Abruzzo, una delle regioni in cui il partito di Silvio Berlusconi ha ottenuto i risultati migliori.

Lo hanno affermato e ripetuto in coro, nel corso della conferenza stampa tenutasi stamani presso la sede del comitato a Pescara, i neo senatori Gaetano Quagliariello, Paola Pelino, Antonio Razzi e Federica Chiavaroli, i deputati uscenti e rieletti Filippo Piccone, Paolo Tancredi e Fabrizio Di Stefano, insieme al presidente della giunta regionale Gianni Chiodi.

Il capolista al Senato Quagliariello é stato il primo a commentare il voto: "Ringrazio, a nome mio e dei colleghi qui presenti, gli abruzzesi per averci votato ed averci dimostrato la loro fiducia, prova evidente del buon governo portato avanti dal PdL in questa regione negli ultimi anni, nonché il miglior viatico possibile nella marcia di avvicinamento alle elezioni regionali del prossimo anno. Da parte nostra, porteremo avanti con determinazione gli impegni che ci siamo assunti, dalla definitiva risoluzione della situazione del porto di Pescara alla ricostruzione a L'Aquila e nella zona del cratere".

"Il conseguimento di tale risultato, ritenuto dai più impossibile da raggiungere alla vigilia del voto" ha poi proseguito Quagliariello "certifica che la scelta di fare politica con la testa e con il cuore, come il presidente Berlusconi, alla fine paga sempre, segnando, al tempo stesso, la sconfitta di quanti, anche nel nostro stesso schieramento, hanno fatto troppi calcoli".

Anche Chiodi, dal canto suo, ha rimarcato "il confortante risultato conseguito dal PdL in Abruzzo e non solo, favorito anche dalla scarsa lungimiranza del PD sulla legge elettorale", mentre Piccone ha minimizzato la questione della minore affluenza di voti rispetto alle precedenti elezioni, rallegrandosi comunque per "il buon margine ottenuto, tenendo conto del quadro politico nazionale nel suo complesso". Visibilmente felici, naturalmente, la Chiavaroli ("Pensare che mi hanno quasi costretta ad accetare la candidatura") e la Pelino ("Risultato frutto della costituzione di una squadra vincente").

Antonio Razzi ha ribadito una volta di più la propria convinzione di essere l'uomo giusto per i destini dell'Abruzzo: "Sin dal mio ingresso, il PdL é stato per me una grande famiglia, dimostrando da subito grande fiducia nei miei riguardi, che intendo fare il possibile per ripagare, impegnandomi al massimo per contribuire a portare avanti i programmi del partito. Del resto, il presidente Berlusconi sa che sono un grande lavoratore. Credo che la mia elezione sia un bene per questa regione, poiché sono tra i pochi a poter vantare solidi rapporti politici internazionali".

Di Stefano, raggiante, ha invitato a ripagare la fiducia degli elettori, non lesinando sarcasmo nei confronti di chi dava il PdL per spacciato: "Le elezioni hanno evidenziato un grande risultato per il partito di Berlusconi, che ha saputo dimostrare la propria forza e la propria compattezza a chi sosteneva fosse in caduta libera. Un risultato che ci inorgoglisce moltissimo, ma che deve riempirci di grande senso di responsabilità, anche in virtù del quadro istituzionale creatosi. In ambito nazionale, la nostra priorità assoluta sarà cambiare la legge elettorale, e faremo il possibile per evitare una nuova Presidenza della Repubblica sulla falsariga di quella di Napolitano. Per quel che riguarda l'Abruzzo, puntiamo a risolvere i problemi del post terremoto, e riconquistare i consensi perduti".

Lorenzo Ciccarelli

 

 

 


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