Elezioni a L'Aquila, anche D'Eramo va con De Matteis. Bordate a Pdl e Properzi

20 Marzo 2012   11:51  

La Destra formalizza il proprio sostegno al candidato sindaco Giorgio De Matteis. Una scelta maturata dopo la figuraccia delle primarie, convocate e poi annullate dal Pdl, alle quali avrebbe voluto correre Luigi D'Eramo che ora, assieme al suo gruppo, ad una candidatura in solitaria ha preferito un'alleanza col vice presidente del Consiglio regionale.

Da D'Eramo e dal commissario provinciale de La Destra Valerio Di Pasquale stoccate al Pdl e al candidato Pierluigi Properzi, accusati di totale inaffidabilità. "Chi non è affidabile per rispettare un patto preso non può garantire un governo stabile alla città" hanno detto in riferimento all'urbanista.

Sulla scelta di sostenere De Matteis, invece, hanno parlato di una "perfetta sintonia dal punto di vista programmatico". "E' l'idea migliore per battere Massimo Cialente".

"De Matteis ha dimostrato di avere doti da leader, noi non ragioniamo coi vecchi schemi della politica usati dal Pdl per convincerci a restare con loro" ha detto Di Pasquale.

"D'Eramo ha mantenuto in questi anni una posizione di grande coerenza in Consiglio comunale, assolvendo al ruolo assegnatogli dagli elettori, quello dell'opposizione" ha ricordato De Matteis, spiegando come L'Aquila città aperta rappresenti "un oggettivo cambiamento del sistema politico".

"Dalla kermesse dell'altro giorno con i rappresentanti del governo - ha proseguito il numero due dell'Emiciclo - Cialente ha preso quattro sberle in termini di risultati: Chiodi resta commissario, Fontana resta alla guida dell'Stm, la filiera resta e il piano di ricostruzione del Comune non serve a niente".

"In questi anni è mancata la capacità di elaborare ogni tipo di idea strategica" ha proseguito De Matteis, facendo riferimento anche alla vicenda delle aree bianche.

"Aver riempito il Ridotto più di come lo aveva riempito Pierluigi Bersani - ha concluso - è un merito da riconoscere a D'Eramo. Lui e il suo gruppo sono la parte giovane che mancava alla coalizione".

Di Pasquale e D'Eramo rivelando poi parte del contenuto di un colloquio avuto con Pierluigi Properzi, successivo all'annullamento delle primarie, hanno detto che "Properzi ci ha detto che non aveva la certezza che gli facessero vincere le primarie". Il Pdl, insomma, "nei fatti ha riconosciuto che aveva timore di perdere le primarie".

(MS)


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