Elezioni all'Aquila: De Matteis incassa sostegno Rialzati Abruzzo, Udc e delusi Pdl

29 Febbraio 2012   00:17  

Importante giornata sul fronte delle alleanze per il vice presidente del Consiglio regionale.

Giorgio De Matteis, per la corsa alla carica di sindaco, ha incassato il sostegno di "Rialzati Abruzzo", lista civica riconducibile all'assessore regionale Carlo Masci, ma soprattutto dei "malpancisti" del Popolo delle libertà con Carla Mannetti che si è, di fatto, dissociata dalla linea imposta dal gruppo dirigente del Pdl.

Persino Angela Ciocca, molto nota in città, professoressa con la passione per la politica, ma soprattutto berlusconiana della prima ora, ha espresso il suo sostegno al progetto politico di De Matteis, accusando il Pdl di una deriva "missina".

Si amplia, insomma, la coalizione centrista che risponde al nome di "L'Aquila città aperta". Dopo che la scorsa settimana erano arrivate le adesioni dell'Udeur di Mimmo Srour, di "L'Aquila città unita", di Vincenzo Calderoni e, seppur con qualche difficoltà per degli ostruzionismi di alcuni suoi esponenti, dell'Udc. Il partito della Vela, col segretario provinciale Morena Pasqualone, oggi ha ribadito la volontà di sostenere De Matteis.

SUCCITTI: ABBIAMO PREFERITO UNA FACCIA E NON UNA BANDIERA

"Non si può che partire da li, da quella notte.Una notte che sembra non finire mai, nonostante i mesi e gli anni. La sensazione di un buio dove ognuno si è mosso e si muove  a casaccio, senza alcun riferimento. Preso atto di quanto accaduto, passato il periodo della solidarietà reciproca e diffusa, non si è avuta la capacità di comprendere che, nella disgrazia, bisognava superare vecchie divisioni e che nulla, ma proprio nulla, sarebbe stato come prima di quella notte.

E’ mancata - dice il coordinatore comunale di Rialzati Abruzzo, Emidio Succitti - l’intuizione di erigere il capoluogo a ruolo centrale della ricostruzione propria,delle frazioni, dei comuni del cratere, perlomeno dei più prossimi. Al contrario si è assistito al teatrino di cui tutti siamo stati testimoni, accuse , scarico di responsabilità ecc.

Le scosse di assestamento ci sono state soltanto nel sottosuolo. Al di sopra  nulla si è assestato, anzi  solo polvere e rovine senza un tentativo di ricostruzione , neanche di puntellamento, dove tutti hanno deciso di non decidere salvo poi dolersene.Il proliferare di una pletora di candidati, quelli noti e quelli in pectore, testimonia il cortocircuito sociale in cui siamo incappati. Si crede forse che ciascuno di loro abbia la formula magica per la città?

Si ritiene che gli interessi di ognuno possano essere differenti da quelli degli altri? Di ogni organizzazione partitica sono rimaste solo macerie monumentali , che sono lì a spronarci, in ogni momento, verso la 'ricostruzione' di una classe politica e dirigenziale che abbia la capacità di sintetizzare i reali bisogni di questo territorio, analizzando cause ed effetti, senza faziosità e con la voglia di aggregare le migliori capacità disponibili, non per tessere, ma per integrità di pensiero, di comportamento  e di cuore.In questo senso il nostro movimento ha deciso di SALIRE in campo con l’obbligo, che ci siamo imposti, di perseguire un rinnovamento negli uomini  e nei metodi, mettendo a disposizione le nostre esperienze sempre improntate alla moderazione, al rispetto ed al coinvolgimento aldilà degli steccati  e senza nulla chiedere.

Vorremmo condividere con tutti la consapevolezza che la situazione attuale non si affronta da soli, la posta in gioco  è troppo importante e la presunzione è un peccato che non ci possiamo permettere.

Se non abbiamo ben chiaro che l’interesse collettivo è uno ed uno solo, far rinascere la nostra città e tutto il nostro territorio, per tutti noi e per i nostri giovani non c’è futuro se non altrove.Allora è il caso che si rifletta e ci si confronti, ma, alla fine si deve trovare una sintesi ed una unità di intenti 'inequivocabile'.

Abbiamo ritenuto che la candidatura di Giorgio De Matteis - spiega Succitti - non uscendo da alcuna coalizione predefinita, possa garantire la migliore espressione del territorio. E’ vero che non sia un volto nuovo, ma oggi, nelle condizioni in cui siamo, l’autorevolezza riconosciutagli, la sua comprovata autonomia rispetto ai potentati politici ed economici, il suo percorso politico nel solco della tradizione dei moderati cattolici e la conoscenza dei meccanismi amministrativi ne fanno il nostro candidato ideale.

Dovremmo altresì, noi partiti grandi e piccoli, comitati cittadini sostenere con forza una  candidatura venuta dall’Aquila e poter garantire al futuro sindaco la libertà di azione necessaria per svolgere un compito così arduo, svincolandolo dai lacci che la 'politica vecchia maniera' ha sempre utilizzato. Abbiamo preferito - conclude Succitti - una faccia e non una bandiera (di partito)".

MANNETTI INCONTRA DE MATTEIS

Primo incontro, almeno di quelli ufficiali, oggi negli uffici dell'Emiciclo tra Giorgio De Matteis e Carla Mannetti.

La "rossa", che ormai sembra essere definitivamente fuori dal Pdl, ha ufficializzato il proprio sostegno alla candidatura a sindaco del vice presidente del Consiglio regionale. Con lei, una folta schiera di pidiellini, delusi dalla linea della dirigenza del partito, orientata a fare le primarie per scegliere il candidato.

L'incontro, arriva all'indomani del congresso del Pdl di domenica, animato dalla rissa sfiorata tra il consigliere regionale Luca Ricciuti, favorevole ad un accordo con De Matteis, e il coordinatore uscente Gianfranco Giuliante, da sempre contrario.

CIOCCA: I MISSINI SI SONO APPROPRIATI DEL PDL, INTERESSATI SOLO AL LORO POTERE

Nelle prossime amministrative dell’Aquila, per la prima volta, da quando Silvio Berlusconi ha fatto il suo ingresso in politica, non voterò per il suo partito.

Il 26 gennaio del 1994, con il suo messaggio televisivo in cui annunciava la “discesa in campo”, Berlusconi mi conquistò alla sua causa. Da allora sono stata sempre presente nel partito con entusiasmo e convinzione, così come in occasione di iniziative e manifestazioni pubbliche, in competizioni elettorali e in ruoli amministrativi (presiedente 1ª circoscrizione L’Aquila Centro).

La mia educazione e cultura moderata hanno trovato prima in Forza Italia, poi nel Popolo della libertà il terreno ideale per un confronto proficuo e di qualità. Una scelta, la mia, che mi ha accompagnata in tutti questi anni, senza cedimenti e esitazioni.

Con lo stesso entusiasmo, corroborata dalla consapevolezza che la nostra città, dopo il dramma del 6 aprile 2009, ha più che mai bisogno di buona politica e di buone idee, domenica scorsa non sono voluta mancare al congresso del Pdl dell’Aquila.

Grande è stata la delusione per questo appuntamento che ritenevo importantissimo, strategico per la rinascita dell’Aquila.
Grande è stato il disappunto nel vedere il partito ridotto a teatro di dispute personalistiche ed elettoralistiche. Grande è stata l’amarezza nel constatare che più che del futuro della nostra città i dirigenti del partito sono interessati a salvaguardare la  propria fetta di potere dentro il partito, imponendo scelte (chiaramente non condivise) che possano perpetrare la loro personale capacità di penetrazione nel governo della città.

Insomma, al centro del congresso non è stato posto il bene dei cittadini tutti, ma l’interesse della propria parte.

Ribadisco, si trattava del primo congresso del Pdl, che si svolgeva in una città che sta sopportando da tre anni gli effetti devastanti del terremoto e di un’amministrazione comunale incapace, confusa e insipiente.

Con rammarico e sgomento ho assistito ad un’azione di “appropriazione” del partito da parte degli ex appartenenti al Movimento sociale. Sono andata di persona al congresso, anche perché non credevo possibile che fosse già stato tutto deciso a  tavolino un mese prima. E, invece, così è stato. Il segretario provinciale uscente ha designato e fatto eleggere il suo uomo al suo posto.

Lo confesso, mi ha fatto molto male, vedere il partito ormai costituito da politici provenienti quasi tutti da Alleanza nazionale e la quasi totale emarginazione della componente di Fi e di tutti coloro che crearono nella nostra città il partito di Berlusconi.

Ribadisco la mia fede moderata e la volontà di sostenere, alle prossime elezioni comunali Giorgio De Matteis che sta dimostrando di saper coniugare la sobrietà, la competenza, la moderazione con l’amore per la nostra Città e che ha scelto il confronto e non la conflittualità.

PASQUALONE: USCIRE DA INCONCLUDENTE SCONTRO CHIODI-CIALENTE

Il coordinamento cittadino dell’UDC aquilano si è riunito ieri per ribadire la necessità di proseguire il confronto e l’approfondimento su alcuni temi programmatici con Giorgio De Matteis.

L’UDC intende costruire una nuova realtà politica che superi gli attuali equilibri bipolari, aperta a persone ed esperienze nuove. L’UDC vuole partecipare ad aprire una nuova stagione, civica e centrista, capace di dar voce ai sentimenti di insoddisfazione ed ai fermenti della società aquilana.La prospettiva è quella di uscire dal logorante e inconcludente scontro Chiodi-Cialente e, puntando alla pacificazione e riconciliazione dei cittadini e delle forze politiche, rimettere al centro degli interessi primari la rinascita dell’Aquila". 


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