Elezioni all'Aquila, Giorgio De Matteis: "Fantomatici i sondaggi di Lolli"

17 Aprile 2012   16:49  

Un deputato della Repubblica che perde il suo aplomb istituzionale nel disperato tentativo di accreditare la tesi della vittoria del centro sinistra al primo turno, ci lascia esterrefatti prima di tutto come cittadini, poi come persone impegnate a dare un futuro vero alla Città, rispetto a quello confuso e pasticciato del Sindaco uscente.

Peraltro, Lolli – solo qualche mese fa – era pronto a scendere in campo come primo cittadino visto che i consensi dell’amministrazione uscente, all’interno del centro sinistra, erano in costante calo, portando la coalizione del 2007 a dissolversi in questa tornata elettorale.

Va detto, che il deputato del Pd ha scientemente violato la legge, ammettendo di sapere che è vietato diramare i dati dei sondaggi in piena campagna elettorale, soprattutto se parziali. “I risultati dei sondaggi – recita infatti la legge n. 28 del 2000 – (…) possono essere diffusi soltanto se accompagnati dalle seguenti indicazioni, delle quali è responsabile il soggetto che ha realizzato il sondaggio e se, contestualmente resi disponibili, nella loro integrità e con le medesime indicazioni, su apposito sito informatico, istituito e tenuto dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri: soggetto che ha realizzato il sondaggio, committente e acquirente, criteri per la formazione del campione, metodo di raccolta delle informazioni e di elaborazione dei dati, numero delle persone interpellate, universo di riferimento, domande rivolte, percentuale delle persone che hanno risposto a ciascuna domanda, data in cui è stato realizzato il sondaggio”.

Visto che ancora oggi (il divieto assoluto di pubblicazione scatta, infatti, 15 giorni prima della data delle elezioni) si potevano diffondere i dati rispettando le prescrizioni della norma, ci chiediamo per quale motivo il deputato del Pd non abbia reso pubblici i risultati completi.

Forse, svelare tutto il sondaggio avrebbe significato scoprire la magagna. Tanto più che stando ai dati postati (gli ultimi) su Facebook dal Pd e che vengono continuamente cambiati, Cialente, De Matteis e Properzi raccoglierebbero insieme il 95 per cento dei consensi, lasciando agli altri cinque candidati un misero 5 per cento da spartirsi.

E’ questo uno scenario inverosimile che ancora una volta è il segno del pressappochismo e della incultura che ha caratterizzato l’amministrazione uscente, portando la nostra città ferita a non riuscire a vedere alcuna possibilità di ripresa.

Il Sindaco del centrosinistra chiede di essere riconfermato perché ha acquisito esperienza. Questo ultimo e grave scivolone testimonia che ha una buona esperienza nei giochi di prestigio, non certo nel metodo e nell’azione di governo della Città.


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