Emergenza Acqua è Psicosi tra L'Aquila e Teramo. Scuole Rifornite di Bottiglie dai Genitori

E' una vera e propria psicosi collettiva quella che sta investendo il teramano, ma che non risparmia anche L'Aquila e comuni limitrofi serviti sempre dalla montagna del Gran Sasso in quanto ad approvvigionamento idrico.

Se, infatti, sul versante teramano ci si chiede come sia possibile che in 24 ore un'acqua non potabile diventi potabile e come si sia potuto lasciare la notizia silente per oltre 7 ore (dalle 13.08 il primo comunicato dell'ARTA alle istituzioni preposte fino alle 18.00 inoltrate con i primi, timidi, articoli sul web scritti dai giornalisti allarmati dal tam tam social).

Dal lato aquilano la cosidetta "Acqua Minerale del Gran Sasso" non convince più e, cartina al tornasole della credenza comune, moltissimi genitori si stanno attrezzando per rifornire scuole ed asili di acqua minerale in bottiglia (in molti casi allarmati anche dalle maestre).

Insomma la nostra montagna fonte di acqua e di vita è ridotta, ormai, un'immondezzaio?

Se di psicosi parliamo riteniamo simili azioni del tutto ingiustificate, ma spaccato di persone che si fidano più dell'amico che posta un video su facebook che della carta bollata dell'istituzione preposta... che noi abbiamo preposto al controllo...

Particolarmente pesante, a questo punto, la posizione del candidato sindaco dell'Aquila Americo Di Benedetto, presidentissimo della Gran Sasso Acque, dal quale ci si aspetta nelle prossime ore una decisa presa di posizione sulla qualità delle acque e sulla sicurezza della filiera di approvvigionamento, controllo e fornitura delle stesse anche sul versante aquilano del Gran Sasso.

Dall'altro lato, ahinoi, si è già capito che istituzioni, sindaci in testa, non sono assolutamente in grado di garantire la salute e l'incolumità pubblica dei cittadini.