Emergenza Siccità in Abruzzo: Scarse Piogge e Razionamenti d'Acqua

13 Giugno 2024   16:16  

L'Abruzzo si trova già in emergenza siccità, con preoccupanti criticità che minacciano le risorse idriche in vista dell'estate. Secondo il report dell'Anbi (Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue), "anche in zone dove l’acqua non è mai mancata, ora ci sono razionamenti e limitazioni".

L'Anbi ha sottolineato "un’allarmante similitudine" tra la situazione attuale nell'Italia centrale e quella del 2021, quando un periodo di drammatica siccità colpì le regioni adriatiche, dalla tarda primavera fino alla sospensione del servizio irriguo.

Il report settimanale dell'Osservatorio Anbi evidenzia che, dopo un inverno con scarso innevamento sull’Appennino e una primavera povera di piogge, l'Abruzzo mostra sintomi preoccupanti di questo trend. "Dalle colline teatine alla costa pescarese, dalla Val Pescara fino al confine con le Marche, le precipitazioni sono ai minimi storici," mentre la piana del Fucino e la costa vastese registrano piogge nella media.

I dati rivelano un deficit pluviometrico del -87,7% sulla costa pescarese, mentre nelle zone montane della provincia aquilana le piogge sono state superiori alla media (+93%). Questa situazione ha portato a razionamenti idrici in aree tradizionalmente ricche d’acqua come la Valle Peligna, dove si sperimenta per la prima volta l'interruzione delle erogazioni per tre giorni a settimana.

Un caso esemplare della gravità della situazione è il bacino di Penne, che a fine maggio era riempito solo per il 33% della sua capacità, con un livello idrico inferiore di oltre 10 metri rispetto all’anno scorso. "Normalmente in questo periodo l’invaso contiene circa 8 milioni di metri cubi d’acqua, ma attualmente è al di sotto dei 3 milioni," rileva Anbi. Senza significative precipitazioni, a luglio non ci sarà acqua per le campagne.

Francesco Vincenzi, presidente di Anbi, ha sottolineato la necessità di un maggior numero di invasi e infrastrutture per spostare risorse idriche tra territori. Massimo Gargano, direttore generale di Anbi, ha evidenziato l'urgenza di finanziare il Piano Invasi e accelerare gli iter burocratici per adattare i territori alla crisi climatica.

L'Anbi cita l'esempio delle Marche, dove la stagione irrigua sarà garantita dai quasi 52 milioni di metri cubi d'acqua trattenuti dalle dighe regionali, nonostante la siccità estrema classificata dall'Agenzia Marche agricoltura pesca. A livello regionale, mancano oltre 170 millimetri di pioggia dal gennaio 2023, avvicinando il bilancio idrico a quello del 2021.

L'allarme siccità si estende anche alle altre regioni centrali, prefigurando una stagione estiva critica per le risorse idriche.


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