Emiliani hanno reagito meglio degli aquilani al terremoto? Tutti o quasi contro Gabrielli

16 Ottobre 2012   16:47  

Se gli emiliani hanno "reagito meglio" degli aquilani al terremoto, come ha sostenuto stamane Franco Gabrielli, "la colpa non e' certamente nostra".

A rispondere e' il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. A differenza dell'Emilia noi siamo stati un popolo commissariato.

Sino alla fine di gennaio 2010 c'e' stata la protezione civile a cui hanno fatto seguito diversi commissariamenti. Se avessimo avuto una governance diversa, quella che auspichiamo oggi - non avremmo certo perso tutto questo tempo.

Purtroppo siamo stati guidati da una serie di Opcm con intese tra il governo e il commissario Chiodi. Gli enti locali sono stati lasciati completamente fuori. Il commissariamento - ha ribadito Cialente - e' stato un fallimento. Si sono persi due anni. Noi non abbiamo alcuna colpa".

Non si fa attendere la reazione dell'assessore Stefania Pezzopane, aseguire la sua nota avvelenata. 

"Si puo' essere cosi' superficiali? Ho lavorato a fianco di Gabrielli per molti mesi e sono veramente delusa e arrabbiata. Come puo' aver dimenticato le nostre condizioni?

Come puo' dire una cosa cosi' assurda? Reazione migliore? Rispetto a cosa? Ai 309 morti che ancora piangiamo? Al nostro Centro storico bloccato da vergognose procedure imposte dal governo e dal commissario Chiodi?

La verita' e' un'altra. Gli emiliani, persone meravigliose, erano con noi gia' il 6 aprile e loro sono certa non direbbero mai una cosa come quella detta ingiustamente da Franco Gabrielli.

Gli emiliani - prosegue Pezzopane - hanno un vero presidente della Regione Vasco Errani che non si e' fatto certo togliere con soggiacenza i poteri come ha fatto Chiodi, il nostro inutile e dannoso presidente della Regione, dalla cinica cricca Berlusconi e Co, che scorrazzava con ampio codazzo tra tendopoli e case distrutte. Molti hanno costruito carriere sul terremoto, noi siamo ancora qui col nostro dolore con mille problemi ereditati da un cinismo che per fortuna gli emiliani non stanno conoscendo''.

Infine una posizione più cerchiobottista dell'Udc Pierluigi Mantini, secondo cui Gabrielli tutti i torti non ce li ha.

''La critica del Capo della Protezione Civile prefetto Gabrielli mette il dito nella piaga perché a L’Aquila i ritardi nella ricostruzione sono evidenti e non dipendono certo dal carattere degli aquilani.

Si è creato un meccanismo politico-burocratico mostruoso con un modello privatistico di ricostruzione frenato dal sistema pubblico. Il risultato è che gli aquilani sono più ricchi e L’Aquila è più povera.

Ho criticato più volte questo sistema e indicato soluzioni, inascoltato. La ricostruzione avrà impulso quando L’Aquila si aprirà al mercato, regolato e trasparente, e non al clientelismo e al localismo.''


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