Enrico Mentana, il Cdr del Tg La7 nega di averlo denunciato e lui si infuria

Il caso s'infittisce

14 Dicembre 2011   16:45  

Enrico Mentana ha reso noto di essersi dimesso da direttore del Tg La7: "Ieri pomeriggio -informa Mentana- ho appreso dalle agenzie di essere stato denunciato alla magistratura ordinaria dal mio Cdr. Ho atteso 24 ore per verificare eventuali ravvedimenti, che non ci sono stati. Essendo impensabile continuare a lavorare anche solo per un giorno con chi mi ha denunciato, rassegno da subito le dimissioni dalla direzione del Tg La7".

Mentana era stato denunciato dal Cdr della sua testata e dall'Associazione Stampa Romana per comportamento antisindacale.

Nessuna denuncia e anzi una rinnovata attestazione di "stima e l'apprezzamento per lo straordinario lavoro che sta svolgendo insieme alla redazione" da parte del Cdr di La7. "Il comitato di redazione de La 7 cerca il dialogo, come ha sempre fatto, anche quando sono state messe in discussione le regole delle relazioni sindacali. La vicenda cui si fa riferimento non riguarda i rapporti tra il direttore e il Cdr - sottolinea -, ma la questione insorta tra la direzione e il sindacato nazionale e regionale sul diniego opposto alla lettura, secondo le regole del contratto nazionale di lavoro, del comunicato della Fnsi di solidarietà con lo sciopero di Cgil, Cisl, Uil e Ugl per una manovra più equa. E ieri stesso la Fnsi - conclude il Cdr - ha proposto al direttore, che ha dato la sua disponibilità, una mediazione per ricomporre conflitti e incomprensioni e ripristinare serene relazioni sindacali".

Presa di posizione da parte del Cdr che, a quanto apprende l'Adnkronos, ha peggiorato la situazione e fatto infuriare Mentana. Da ambienti vicini al giornalista si fa notare come ieri tutte le agenzie abbiano pubblicato il comunicato ufficiale congiunto di Stampa Romana e Cdr di TgLa7 in cui si annunciava il mandato all'avvocato Del Vecchio di spogere denuncia nei confronti di Mentana. "Se per caso questa cosa fosse stata un'iniziativa unilaterale di Stampa romana - si fa notare negli stessi ambienti - ci sarebbe stato tutto il tempo, cioè quasi 24 ore, per sottolinearlo per vie ufficiali o ufficiose, interne alla redazione. E invece questo non è accaduto, nonostante fossero presenti in redazione ieri sia il direttore che i membri del Cdr. I quali hanno anzi rivendicato con i colleghi la bontà dell'iniziativa".

Quanto alle voci che si sono diffuse immediatamente dopo l'annuncio delle dimissioni di Mentana su un possibile approdo di Mentana alla direzione del Tg1 dopo la scadenza, il prossimo 31 gennaio, dell'interim affidato ad Alberto Maccari, l'entourage del giornalista fa notare che nell'edizione delle 20 di ieri, il direttore, nel dare notizia in apertura del 'dimissionamento' di Minzolini e della ricerca di un futuro direttore ha detto testualmente: "Noi restiamo qui, comunque. Sia ben chiaro".

"Mi auguro solo che ci siano gli spazi per un chiarimento e una ricomposizione. Mentana ha dato al TgLa7 e al mondo dell'infomazione una salutare frustata e sarebbe davvero inimmaginabile che ritorni nel disimpegno professionale che ha vissuto per alcuni mesi dopo la fine dalla sua esperienza a Mediaset". Così il presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Enzo Jacopino, commenta all'Adnkronos le dimissioni.

"Ha perfettamente ragione Enrico, tant'è che quella nota non l'ha passata nemmeno il Tg5. E sono sicuro che tutto rientrerà", commenta dal canto suo con l'Adnkronos il direttore del Tg5, Clemente Mimun.

Gli fa eco il direttore di 'Libero', Maurizio Belpietro, che all'Adnkronos dice: "Mentana ha perfettamente ragione. Condivido la sua protesta: non è pensabile che di fronte a quello che succede debba essere denunciato solo perché non ha letto uno dei tanti comunicati, della Federazione nazionale della Stampa. Io al posto di Mentana terrei il punto".

Spera che "la questione venga ricomposta di comune accordo e che Mentana possa continuare a guidare un tg libero come quello di La7" Emilio Carelli.

"Queste dimissioni ci sembrano una reazione iperbolica", afferma il segretario della Fnsi, Franco Siddi. "Mentana - dice Siddi - è un eccelelnte direttore e a mio avviso deve continuare a fare il suo mestiere, su cui forse è un fuoriclasse. Ma irritarsi per un documento sindacale di sottolineatura dell'unità sindacale e delle criticità denunciate dalle organizzazioni dei lavoratori rispetto alla manovra del govenno, di cui si chiedeva di dare notizia nel Tg secondo i doveri contrattuali (e quindi anche profesisonali), è davvero esagerato".

Telecom Italia Media, comunica in una nota "di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale circa la decisione di Enrico Mentana di volersi dimettere dalla guida del TG La7". "L'azienda, peraltro -prosegue il comunicato di TI Media, che dopo l'annuncio ha perso in borsa il 4,57% a 0,1608 euro - intende esprimere al direttore Mentana la più ampia solidarietà per le azioni sproporzionate intraprese dagli organismi di rappresentanza sindacale locale e nazionale e auspica la veloce ricomposizione del dissidio, nel civile confronto delle opinioni fra tutti gli attori coinvolti". (ADNKRONOS)


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