Erosione costiera, sparisce la spiaggia sul litorale pescarese

A rischio numerosi stabilimenti

12 Dicembre 2008   16:00  

Il SIB/Confcommercio lancia con forza l'allarme erosione a seguito delle mareggiate che in questi giorni stanno investendo il litorale abruzzese. Infatti, la violenza delle mareggiate, oltre ad erodere l'intero litorale abruzzese, ha, in diversi punti particolarmente vulnerabili, provocato gravissimi danni alle strutture balneari arrivando, in alcuni casi, a lambire le civili abitazioni. A fronte di tale situazione il SIB/Confcommercio - afferma l'associazione di categoria in una nota - si rivolge ai comuni costieri ed in particolare ai Comuni di Pescara, Francavilla e Montesilvano affinche' utilizzino tutti i fondi a loro disposizione per avviare con massima urgenza interventi volti a salvaguardare l'incolumita' delle strutture balneari e delle civili abitazioni nei tratti maggiormente a rischio erosivo. "La gravita' della situazione in atto - rileva Riccardo Padovano, presidente del Sib/Confcommercio - richiede un intervento immediato da parte dei Comuni che, ai sensi della legge regionale n. 17 del 1976, possono avviare, in casi di rischio imminente per l'incolumita' pubblica, con massima urgenza interventi a salvaguardia del litorale e dare in tal modo alle aziende balneari coinvolte ed ai proprietari di civili abitazioni un concreto segnale di sostegno".

Per salvaguardare il tratto di arenile di Pineto si procedera' con un intervento di ripascimento morbido che interessera' il tratto di litorale che va dalla zona nord dei campeggi Eliopolis e Pineto Beach sino all'altezza della foce del torrente Calvano. L'argomento e' stato discusso questa mattina in occasione di un incontro che l'amministrazione comunale di Pineto ha avuto con l'ingegner Carlo Visca, dirigente delle opere marittime per la Regione impegnato in un sopralluogo su tutta la fascia costiera abruzzese in seguito alla violenta mareggiata di queste ultime ore. A Pineto la forza erosiva del mare ha letteralmente cancellato un ampio tratto di arenile all'altezza del quartiere di Villa Ardente. L'ingegner Visca ha sottolineato che il fenomeno ha interessato tutto il litorale abruzzese e ha avuto una sua eccezionalita' in quanto le onde hanno raggiunto un'altezza di 4 metri, causando problemi un po' ovunque.

GLI STABILIMENTI A RISCHIO

"Pescara e' di fronte a un autentico disastro ambientale, una vera emergenza che va affrontata con misure immediate e urgenti. Entro poche ore tanti stabilimenti balneari rischiano di crollare sotto la forza delle onde, come La Playa, La Caravella, il Tortuga, Le Naiadi. Chiediamo l'intervento urgente delle Istituzioni". Lo afferma il Consiglio Direttivo del Consorzio Imprese Balneari dell'Adriatico (Ciba), che stamane e' intervenuto per verificare gli effetti della nuova mareggiata. "Dalla notte scorsa - ha detto l'imprenditore Sandro Lemme, esponente del Ciba - il mare e' avanzato in maniera impressionante, sottraendo migliaia di metri cubi di sabbia. I problemi piu' gravi si stanno registrando a sud nel tratto di litorale compreso tra lo stabilimento Mila e il confine con Francavilla al Mare: decine di stabilimenti si ritrovano con uno scalino di oltre un metro dinanzi allo stabilimento, lato mare, come la Zattera, le Nereidi, la Caravella, Coralba; presso altre concessioni, come La Playa, invece, le onde violente sono arrivate sotto le fondamenta degli stabilimenti che rischiano il crollo. In sostanza il mare ha assorbito tutto lo spazio occupato, la scorsa estate, da passerelle e ombrelloni, la spiaggia e' stata cancellata". Situazione grave anche sul fronte della riviera nord, come ha sottolineato il presidente del Ciba, Stefano Cardelli: "Lo stabilimento Il Tortuga si ritrova con uno strapiombo di oltre mezzo metro; lo Smeraldo e' praticamente sommerso dall'acqua, con le palme sprofondate; le onde hanno spazzato via la passerella dello stabilimento Le Naiadi, passerella trascinata per metri verso sud. In una notte sono spariti almeno 40 metri di spiaggia, le onde sono arrivate a lambire gli ingressi delle concessioni, mentre hanno gia' invaso le cabine. Ora occorrono interventi urgenti". Gia' in mattinata Lemme ha effettuato un sopralluogo su Pescara sud con l'ingegner Visca della Regione Abruzzo, "la situazione piu' drammatica parte dall'altezza del Teatro D'Annunzio e si estende verso sud - ha ribadito Lemme -: il primo intervento da attuare dovra' essere quello di rinforzare il pennello situato dinanzi allo stabilimento della Polizia di Stato, dove la mareggiata ha creato uno scasso di un metro d'altezza. Per fare tale opera sono disponibili i 750 mila euro stanziati per il ripascimento della riviera di Porta Nuova e non ancora utilizzati. Ora pero' - conclude - devono entrare in gioco le Istituzioni per aiutare gli imprenditori balneari".

Dopo la denuncia di questa mattina ad opera di Fiba-Confesercenti in merito alla gravissima mareggiata che ha cancellato la spiaggia di Villaggio Alcyone a Pescara, e' intervenuto il presidente vicario della Regione, Enrico Paolini, il quale ha commissionato un sopralluogo immediato per giungere allo sblocco della situazione. Nel primissimo pomeriggio sono arrivati a Villaggio Alcyone quattro camion carichi di massi che saranno posizionati, come barriere radenti, a difesa delle concessioni gravemente minacciate dall'acqua. "E' la prova - dice il coordinatore regionale di Fiba, Ciro Gorilla - che se c'e' la volonta' politica, come ha dimostrato la vicenda di questa mattina, i problemi si risolvono rapidamente. Visto che da due anni i fondi sono bloccati nelle pieghe della burocrazia comunale, confermiamo che e' opportuno che gli amministratori e i dirigenti comunali che hanno sottovalutato la gravita' della situazione, nonostante i continui e ripetuti allarmi, si assumano rapidamente le proprie responsabilita'".


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