Erosione: mareggiate ingoiano la spiaggia, è allarme a Silvi

29 Dicembre 2010   10:02  

Le mareggiate colpiscono ancora la costa di Silvi. Nella notte tra il 23 e 24 dicembre scorso il litorale sud e' stato nuovamente messo alla prova dal maltempo che con un forte mare mosso ha colpito in maniera disastrosa ed irreversibile la spiaggia e molte strutture poste sul demanio marittimo. A denunciare l'accaduto e' l'assessore al Comune di Silvi Fabrizio Valloscura che ha richiesto pronti interventi alla Regione Abruzzo, alla protezione civile e alla prefettura di Teramo proprio il 24 dicembre. "Proprio alla vigilia di Natale - afferma l'assessore al demanio marittimo - il maltempo che ha colpito gran parte del versante adriatico ha creato gravi danni al litorale di Silvi: tempo fa abbiamo denunciato la grave situazione e avanzato proposte per rimediare ai danni. Silvi non puo' piu' attendere e dunque chiedo l'immediato intervento delle autorita' competenti in quanto l'erosione sta colpendo la nostra spiaggia e le strutture pubbliche come il Villaggio del Fanciullo e il Circolo Nautico". Esattamente un mese fa Fabrizio Valloscura scrisse alla Regione Abruzzo relazionando sulla situazione della costa a Silvi evidenziando come diverse strutture pubbliche e private fossero a rischio.

"I Comuni chiedano al piu' presto alla Regione la dichiarazione dello stato di calamita' naturale, in seguito ai gravi fenomeni di erosione che hanno colpito negli ultimi giorni diversi tratti della costa abruzzese". A sostenerlo era stato nei giorni scorsi il segretario regionale della Fab-Cna, Cristiano Tomei, secondo il quale occorre che i consigli comunali dei centri colpiti assumano una posizione unitaria, ancor meglio se in seguito a sessioni congiunte delle assemblee elettive: "I centri investiti dai fenomeni erosivi, che sono almeno il 50% dei 19 centri costieri regionali - sostiene - devono chiedere subito alla Regione interventi strutturali piu' decisi, come la sistemazione di scogliere rigide. Il semplice 'ripascimento morbido', cui spesso si e' fatto ricorso nel recente passato, in casi come questo non puo' funzionare. Sono necessari interventi piu' decisi, gli interventi-tampone non hanno piu' senso, se non sperperare danaro pubblico". A detta della Fab, che proprio il 24 dicembre scorso ha effettuato un lungo ed accurato sopralluogo nei diversi centri colpiti, "i danni di maggiore entita' sono stati riscontrati sulla costa teramana, dove si calcola che la furia delle mareggiate abbia eroso almeno un paio di metri in profondita' lungo diverse centinaia di metri di spiaggia. Ma segnalazioni di emergenza arrivano pure da diversi centri del Chietino colpiti in modo significativo. Se non si interviene in tempo, dunque, c'e' un rischio concreto di distruzione per aree strategiche del turismo balneare: dunque, con gravi ripercussioni sulla stagione 2011". Per Tomei, la parola passa adesso ai sindaci dei centri colpiti: "E'necessaria l'attivazione delle amministrazioni locali, affinche' la Regione intervenga intanto per il risarcimento dei danni patiti dalle strutture pubbliche e private. Poi, con la richiesta di interventi a carattere definitivo".

foto ilcentro.it


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