Esalazioni da monossido, migliorano le condizioni dei giovani intossicati a Paglieta

21 Novembre 2011   16:06  

Migliorano le condizioni del ventenne che tra i tre rimasti intossicati venerdi' scorso dalle esalazioni di una caldaia mal funzionante di una casa di Paglieta era il piu' grave. Stefano Di Matteo, figlio del segretario regionale della Fiom-Cgil, Nicola Di Matteo, sara' trasferito oggi in un altro reparto dell'ospedale di Chieti dalla rianimazione dove era arrivato in coma.

Sono migliorate sensibilmente anche le condizioni degli altri due ragazzi intossicati, F.B., 14 anni e sua sorella M.B., 19 anni, fidanzata di Stefano. Da alcuni giorni gli abitanti della casa di proprieta' di una famiglia di origine albanese avvertivano malesseri come mal di testa fortissimi, debolezza, difficolta' di concentrazione, tanto da impedire ai tre di frequentare le rispettive lezioni, per Di Matteo all'universita' di Pescara e per M.B. e F.B. in una scuola superiore di Lanciano.

Venerdi' i tre sono stati trovati incoscienti e riversi sui letti dal fratello dodicenne di F.B. e M.B. che rientrava da scuola. Il giovane ha allertato i genitori di Di Matteo e un vicino, che ha chiamato i soccorsi, giunti sul posto con l'eliambulanza. "Ringraziero' uno ad uno i sanitari che hanno letteralmente salvato la vita a mio figlio, i soccorsi sono stati eccellenti, tempestivi - racconta Nicola Di Matteo - sono stati momenti bruttissimi che hanno cambiato la mia vita, poteva essere una strage".

Sulla vicenda fara' luce l'indagine condotta dal sostituto procuratore di Lanciano, Rosaria Vecchi. Al momento non risultano esserci iscritti nel registro degli indagati e la caldaia e' stata sequestrata dai carabinieri di Atessa. Ad un primo esame tecnico svolto dagli investigatori e' risultato che i fumi della caldaia non venivano espulsi all'esterno ma rimanevano in casa, per cause in corso di accertamento. La caldaia e' stata posta sotto sequestro, in attesa delle decisioni della Procura.


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