Esclusi dalle Naiadi 323 atleti del Club Aquatico: "È un ritorno al 2014" denuncia il Presidente

04 Giugno 2024   11:35  

Riaprono le Naiadi, ma per 323 atleti del Club Aquatico Pescara, la società più importante della regione con 18 anni di storia, le porte rimangono chiuse. Una decisione inaccettabile per il Presidente Riccardo Fustinoni che denuncia: "È un ritorno al 2014, quando già combattevamo per far entrare i nostri atleti".

La chiusura forzata della piscina, durata mesi, e la promessa di riapertura slittata ripetutamente, lasciano ora fuori dai giochi proprio gli atleti del Club Aquatico, tra cui anche atleti di livello internazionale e paraolimpici. "Una struttura che dovrebbe essere aperta a tutti - tuona Fustinoni - invece crea discriminazioni tra società e atleti".

Il Club Aquatico contesta la clausola "illegittima" inserita nell'avviso di assegnazione delle corsie da parte di Fira, ente partecipato dalla Regione Abruzzo, che ha portato all'esclusione degli atleti. "Abbiamo inviato una contestazione - spiega Fustinoni - ma al momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta".

Mercoledì 5 giugno, durante una conferenza stampa presso la Piscina Provinciale, il Presidente Fustinoni farà luce sulla situazione e annuncerà le azioni da intraprendere, anche con il supporto dei genitori degli atleti esclusi.

Non è ammissibile che nel 2024 si debbano ancora combattere battaglie per l'accesso allo sport. Le Naiadi sono un bene pubblico e devono essere aperte a tutti, senza discriminazioni.


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