Escursionista disperso sul Gran Sasso: ultime speranze nelle onde Arva

29 Febbraio 2012   10:34  

Sono risposte anche nella tecnologia le speranze del il ritovamento di Massimiliano Giusti, l'escursionista aquilano disperso dalle 14 di domenica scorsa sul Gran Sasso.

In queste ore un elicottero dotato di speciale antenna trasmittente della Guardia di Finanza sta infatti perlustrando l'area al fine di intecettare eventualmente, entro una distanza massima di 60 metri, i segnali emessi dall'ARVA, sempre che il disperso ne sia dotato, e che esso dopo quasi tre giorni sia ancora funzionante.

L'ARVA acronimo francese di ''Apparecchio per la Ricerca di Vittime da Valanga'' è uno strumento che deve essere indossato dall'escursionista, e che emette onde elettromagnetiche e le riceve.

L'emissione può essere quantificata per dirigere i soccorritori nel punto più o meno esatto in cui si trova la persona.

L'Arva in caso di valanga, ma non solo, facilita enormemente il ritrovamento da parte dei soccorritori. può essere condotta da più soccorritori secondo un corridoio di ricerca la cui larghezza per “convenzione italiana” è fissata in 20 metri.

Le dimensioni dell'Arva sono variabili, ma sono all’incirca per quasi tutti i modelli poco più della dimensione e del peso di un cellulare di media grandezza.

L’alimentazione di un apparecchio ARVA viene fornita in genere da batterie che permetton di generare, quando acceso, un impulso su una frequenza precisa (457 kHz). Fondamentale però il controllo periodico delle batterie, e l'utilizzo di tipi ad alta capacità  

L'ARVA inoltre va sempre indossato a contatto diretto o quasi, del corpo, per evitare la perdita nella caduta, e perché a bassa temperatura le pile di cui è fornito possono smettere di erogare corrente.


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