#Esselunga: Bernardo #Caprotti Lascia 75 Mln Alla Segretaria. ECCO IL #TESTAMENTO

26 Ottobre 2016   10:00  

Bernardo Caprotti ha lasciato in eredità 75 milioni di euro alla storica segretaria-assistente, Germana Chiodi, e lo stesso importo andrà diviso tra i nipoti. Il valore è stato calcolato dall'esecutore testamentario che ha diviso a metà l'ammontare dei risparmi del patron di Esselunga, morto il 30 settembre. L'altro 50 per cento dei risparmi, tra conti correnti e titoli, andrà diviso tra i cinque nipoti.

Nel testamento Caprotti ha disposto che Esselunga si possa anche vendere ma mai alle Coop. L'impero, che ha un fatturato di 7,3 miliardi, è stato affidato per il 70% alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina Sylvia. E il restante 30% diviso in parti uguali agli altri due figli: Violetta e Guiseppe. 

Caprotti storico avversario delle Coop spiega nel suo testamento: "L'azienda è diventata attrattiva però è a rischio. E' troppo pesante condurla, pesantissimo possederla. Attenzione: privata, italiana, soggetta ad attacchi può diventare coop". Quindi una chiara indicazione su come gestire la vendita. Inoltre il patron di Esselunga ripercorre le motivazioni che lo hanno spinto a scegliere questa composizione azionaria rispetto a quella individuata nel 2012 con la guida affidata a Giuseppe e Violetta, ora diventati soci di minoranza.

L'AZIENDA DI CAPROTTI E IL CONFRONTO CON LE ODIATE COOP

Una crescita del 46% del fatturato (pari al +4,3% medio annuo) pari a 7,1 miliardi nel 2016, un utile netto cumulato di 2,2 miliardi di euro, con imposte pagate per 1,3 miliardi, 21.930 dipendenti (+35%). Questi i numeri dell'ultimo decennio di Supermarkets Italiani, l'azienda che controlla Esselunga. Nello stesso periodo i punti vendita sono aumentati del 15% e sono ora pari a 152. Le cifre sono contenute nell'analisi sulle Principali società italiane a cura dell'Ufficio studi di Mediobanca.

Il gruppo Supermarkets Italiani è tuttavia superato dalle Coop, i cui dati sono divisi tra nove aziende diverse, ma il cui aggregato di fatturato nel 2015 è stato pari a 11 miliardi di euro.

Nella grande distribuzione figurano Carrefour con 4,9 miliardi di euro ed Eurospin (4,4 miliardi di fatturato), quindi Auchan-Sma (4,1 miliardi). Da notare che l'aggregato degli interessi riconducibili alla famiglia francese Mulliez, comprendente oltre a Auchan anche Decathlon, Leroy Merlin, Brico e altri, vale circa 7,3 miliardi di euro di fatturato nel 2015.


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