Saranno circa trenta, tra ex detenuti e condannati in esecuzione penale esterna, i soggetti coinvolti nel progetto sperimentale “OC.CU.P.A. Teramo” (acronimo che sta per OCcupabilità, CUra, Politiche Attive), presentato questa mattina nella conferenza stampa tenutasi in Provincia.
Il progetto, la cui durata sarà di 18 mesi, persegue il duplice obiettivo di incrementare il livello di occupabilità dei destinatari e di determinare il loro inserimento nel mondo del lavoro, nonché di migliorare la loro condizione personale. Previste anche azioni formative dirette agli operatori del sistema e finalizzate a trasferire tecniche e metodi necessari a supportare i destinatari dei servizi di cura e accompagnamento.
Il progetto, finanziato dalla Cassa delle Ammende del Ministero della Giustizia, è promosso dall’UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) di Pescara-Chieti-Teramo e sarà da questo realizzato insieme ad un partenariato nel quale sono rappresentati soggetti pubblici e privati: Provincia di Teramo, Casa Circondariale di Teramo, CNA, Confesercenti, associazione di volontariato “Verso il futuro” e società K_Shift srl.
L’approccio, come hanno spiegato i promotori dell’iniziativa e in particolare la direttrice regionale dell’UEPE Anna Sposito, è basato non solo sul supporto all’occupabilità ma anche sulla cura e sull’accompagnamento dei destinatari non in condizione di ricevere servizi all’impiego.
L’assessore al Lavoro e alla Formazione, Francesco Zoila, ha sottolineato come la Provincia di Teramo sia da anni impegnata sul fronte della promozione e del sostegno sociale con una attenzione particolare a quelle fasce di popolazioni, “vulnerabili o complesse“, maggiormente escluse dal mercato del lavoro. A tal fine collabora attivamente alla realizzazione di progetti con altri Enti per l’attivazione di programmi a sostegno dell’inserimento lavorativo di cittadini con misure alternative al carcere. Tra le attività già in atto, c’è lo sportello attivato presso il carcere di Castrogno dai Centri per L’Impiego della Provincia attraverso il progetto “Equal INTRA” che, come noto, permette l’iscrizione ai detenuti ai CPI mettendoli in lista per un possibile lavoro.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti tra gli altri il direttore della casa circondariale di Teramo, Giovanni Battista Giammaria; Gabriella Sacchetti, sociologo coordinatore del SILUS (Servizio inserimento lavoratori svantaggiati) della Provincia di Teramo; Franca Cardamone, responsabile Uepe Teramo; Fabrizio Coccetti, coordinatore di progetto per l’Uepe, l’assistente sociale Teresa Di Bernardo per “Verso il futuro”.
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