Francavilla, 8 km sul mare senza "lungomare", si vede oggi costruire 4 palazzine-albergo sulla spiaggia, grazie ad un atto firmato il lunedì del ballottaggio, 28 aprile, da un dirigente comunale, decaduto insieme al sindaco Angelucci. La denuncia della potestà
edificatoria per quattro palazzine-albergo sull'arenile della città,
appena superato il confine con Pescara, viene da Edvige Ricci dell'associazione
Mila Donnambiente. Un amaro addio della vecchia
amministrazione e un segno indelebile che rimarrà nel futuro se non si
deciderà di prendere provvedimenti.
«Si tratta di una vera e propria
costruzione sulla spiaggia, per intendersi», annuncia Ricci. «Su quella
per la quale spendiamo, da anni, decine e decine di milioni di euro per
il ripascimento. Su quella striscia di sabbia che è bene paesaggistico
fondamentale e che deve consentirci, nella sua sgombra libertà areale,
di godere dell' indiscutibile visuale del bene-mare e della
respirabilità della sua brezza».
L'associazione Mila Donnambiente, avendo esaminato le carte, sostiene che vien fuori che, sì, il
Piano Paesistico Regionale stabiliva la inedificabilità dell'arenile,
«ma che il Comune di Francavilla chiese e ottenne, nel 2004, di variare
in B2- edificatoria – l'area».
A questo punto l'associazione chiede alla nuova Giunta di battere un colpo ed al
sindaco di verificare almeno la correttezza delle carte. Francavilla deve fare i
conti ormai dagli anni 70 con una quantità
spropositata di continue realizzazioni di costruzioni (case, ville, stabilimenti) a ridosso della
spiaggia, molte delle quali nel tempo sono state condonate. Emblema e paradosso di questa situazione i circa 3 chilometri di lungomare a fronte dell'estensione costiera del territorio comunale di 8 chilometri. E in questi ultimi mesi la città sta vedendo sorgere anche il nuovo porto turistico, coi lavori ormai iniziati, ed il nuovo attracco già visibile anche se
non completato, che, come sperimentato a Pescara, creerà effetti di erosione della costa.