Fa le pulizie sotto letto del figlio e trova cadavere della vicina. La scoperta Shock a Genova

Anziana uccisa, fermato vicino di casa: "E' stato pusher"

02 Maggio 2017   13:13  

Il cadavere di una donna è stato ritrovato ieri sera in un appartamento di via Lagaccio 2, a Genova.

L'86enne era scomparsa da casa il 28 aprile scorso e i suoi familiari allarmati avevano sporto denuncia alla polizia per la sparizione.

E' invece stata ritrovata senza vita all’interno dell’abitazione dei vicini di casa, al piano inferiore dello stabile in cui risiedeva.

Il corpo di Anna Carla Arecco, che presenta una grossa ferita alla testa, era nascosto sotto il letto in camera del figlio dei vicini.

A scoprirlo è stata la madre dell'uomo, che stava facendo alcune pulizie domestiche ed è stata richiamata dal forte odore proveniente dalla stanza.

Pierluigi Bonfiglio, cuoco di 34 anni, è stato accompagnato in serata presso il comando provinciale di Forte San Giuliano dai carabinieri.

Dopo un lungo interrogatorio, ha confessato dicendo di avere fatto "una sciocchezza" e poi ha collaborato per ricostruire la dinamica dell'accaduto. Secondo le prime ricostruzioni l'omicidio è avvenuto tra venerdì e sabato scorsi.

Il movente sarebbe la necessità di denaro per acquistare stupefacenti.

Dopo aver attirato l'anziana in casa con una scusa l'ha colpita alla nuca con un oggetto contundente e, dopo il delitto, si è introdotto in casa della donna portando via oro e preziosi.

Bonfiglio ha aggiunto di aver poi consegnato tutto al suo pusher in cambio di alcune dosi.

Secondo le forze dell'ordine il 34enne era un soggetto con dipendenze in cura presso il Sert.

Il cadavere della donna, che addosso aveva una vestaglia da casa ed era sparita senza lasciare traccia, è stato poi occultato sotto il letto nella stanza dell'omicida che spesso chiudeva a chiave la porta.

L'uomo è in carcere a Marassi in stato di fermo per omicidio volontario, rapina e occultamento di cadavere.

AGGIORNAMENTO dELLE 11:00:

Si cerca un pusher per l'omicidio di Anna Carla Arecco. Lo ha indicato Pierluigi Bonfiglio - che in un primo momento si era autoaccusato del delitto - durante l'interrogatorio davanti al pm, assistito dall'avvocato Alessandro Sola.

"Venerdì sera - ha detto Bonfiglio - sono salito in casa della signora con un pusher. Mi sono fatto aprire la porta con una scusa. Lo spacciatore l'ha portata in casa mia e io sono rimasto nel suo appartamento per rubare perché dovevo pagarmi la droga. E' stato lui a ucciderla con una spranga di ferro. Io non avevo intenzione di ucciderla".

L'anziana viveva nello stesso edificio di Bonfiglio in via Lagaccio a Genova, a un piano superiore al suo. E' stata uccisa con colpi in testa. L'omicidio sarebbe avvenuto a scopo di rapina.

Dalla cassaforte dell'abitazione dell'anziana sono spariti gioielli e denaro.

Bonfiglio, un ex cuoco disoccupato, per spiegare il ritrovamento del cadavere della donna sotto il letto della sua camera aveva detto che era stata uccisa da uno straniero di colore, senza però riuscire a fornire notizie utili ad identificarlo.


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