40 anni questo sabato per Fabrizio Corona che in una lettera resa pubblica da Novella 2000 parla della sua vita in carcere e dei suoi sogni e speranze:
Per fortuna qui negli ultimi tempi la vita è un po’ cambiata, in meglio. Sono in un reparto “avanzato”, fatto di tre sezioni da cinquanta detenuti ciascuna, dove è possibile vivere con più libertà. Le celle sono aperte dalle 7,30 del mattino alle 20,00 della sera e a tutti è permesso frequentarsi. In questo reparto c’è un via vai pazzesco e c’è gente di ogni tipo, che tende a raggrupparsi per nazionalità, religione o semplicemente per amicizie.
Tra i tanti rimpianti di Corona c'è, poi, il non aver la possibilità di crescere con Carlos, il figlio avuto dal rapporto con Nina Moric:
Anch’io naturalmente ho le mie amicizie: Carlos il sudamericano, Ilir l’albanese e i marocchini Zaccaria, Anis e Joseph. Anche se in carcere non si festeggiano i compleanni loro mi hanno detto che vorranno farmi passare un giornata speciale, cucinandomi i piatti tipici dei loro Paesi e preparandomi ben tre torte. Grazie a loro sabato sentirò un po’ meno la mancanza di mio figlio Carlos, l’unica persona alla quale penso quotidianamente.
Con il figlio avrebbe voluto trascorrere la giornata, per il suo più bel regalo di compleanno:
Avrei voluto tanto festeggiare con lui, anche solamente andando a prenderlo a scuola. Carlos mi manca, però avremo tempo e modo per goderci i nostri futuri compleanni, con la solita allegria e spensieratezza che ci lega.
Chissà se lo avrebbe immaginato solo qualche anno fa quando sfrecciava in moto senza casco per le vie di Milano che i 40 anni li avrebbe festeggiati in un istituto di pena e non in un locale super chic pieno di vip.