Fabrizio Di Sfefano: ''Sono stato prosciolto dal reato di corruzione''

22 Maggio 2013   17:12  

Nell'udienza prelimninare relativa all'inchiesta rifiutopoli il deputato del Pdl Fabrizio Di Stefano è stato oggi rinviato a giudizio. Ma il reato a lui contestato non è più quello di corruzione, ma quelli ben più lievi di millantato credito e traffico di influenza.

Scrive Di Stefano sul suo profilo facebook:

''Non sono un corrotto! Questo ha sancito il Tribunale di Pescara. Sono felice che dopo tre anni sia stato dimostrata la mia totale estraneità ad un reato infamante come quello della corruzione.

Avevo sempre detto che riponevo fiducia nel giudizio della magistratura, così è stato.

Ringrazio i miei avvocati Massimo Cirulli e Peppino Polidori che mi hanno non soltanto supportato dal punto di vista legale, ma soprattutto sul versante umano. Ricomincio a fare politica, senza il fardello di questa infamia. Una brutta pagina si è chiusa, oggi ricomincio con più passione di prima.''

Concetto ribadito anche nella nostra breve intervista telefonica.

Secondo l'accusa, lo ricordiamo, gli imprenditori dei rifiuti Di Zio ''su espressa richiesta di Di Stefano avrebbero versato 20 mila euro a un candidato europeo, che avrebbe poi girato 5 mila euro a Di Stefano. In cambio, secondo la tesi dell'accusa, di aiuti politici per l'ottenimento di appalti.

Un 'accusa che oggi il giudice per l’udienza preliminare Luca De Ninis ha ritenuto infondata.

 

 


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