Femminicidio Elena Ceste, Ecco la Perizia del Marito Fatta in Carcere - LEGGI

10 Aprile 2015   07:07  

ROMA - Rinchiuso in carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie Elena Ceste, Michele Buoninconti è descritto dagli psicologi come un uomo, “Intuitivo, eclettico nella gestione degli imprevisti, incline a rimediarvi, rapido, forte, determinato, distaccato". A riportarlo è il settimanale Giallo.

"Si è mostrato scaltro, calcolatore, malizioso nelle domande formulate pronto a carpire informazioni da usare ai suoi scopi - riporta ancora Giallo - a sondare lo stato delle indagini per adattarvi le sue dichiarazioni e pilotare quelle degli altri”.

“Di Michele Buoninconti - si legge nella relazione - è emersa una vera e propria coartazione emotiva, oltre che una labilità affettiva e una disforia. Ne può conseguire una incontrollabilità degli impulsi rispetto a situazioni particolarmente stressanti”.

Nella perizia si fa riferimento ad un “disturbo di personalità di tipo ossessivo e compulsivo” abbinato ad una eccessiva “preoccupazione per l’ordine, perfezionismo e controllo mentale e interpersonale, a spese di flessibilità e apertura”.

Proprio questa tendenza, conclude Giallo, lo avrebbe fato ingelosire ulteriormente dopo aver scoperto il tempo passato dalla moglie su facebook.

Si parla di proibizione per qualunque gesto, persino quello di andare dal parrucchiere, per evitare che potesse sfuggire al controllo.


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