"Ferragosto in carcere": condizioni inumane per i detenuti

L'IdV in visita al carcere di Lanciano

14 Agosto 2010   16:29  

''Ferragosto in carcere'', dove regnano, in molti casi, inumanità e pesanti sofferenze. L'iniziativa, voluta e promossa dai Radicali Italiani, è stata quella di invitare i parlamentari italiani a visitare le carceri nel giorno di metà estate: ferragosto. Quest'anno la giornata non è caldissima, ma di solito l'estate è un momento drammatico per i carcerati, costretti in molti casi a condizioni che non sono degne di nessun essere umano, anche quando colpevole di un reato.

Dall'inizio dell'anno, 41 i suicidi nella carceri italiane.

In Abruzzo il deputato Augusto Di Stanislao e il senatore Alfonso Mascitelli, entrambi dell'Italia dei Valori, hanno visitato oggi il penitenziario di Lanciano (Chieti), nell'ambito dell'iniziativa dei Radicali.

''Una situazione piu' che allarmante - ha commentato Di Stanislao - Il carcere di Lanciano, insieme a quello di Teramo, rappresenta la situazione piu' critica e di maggior rischio in Abruzzo"

"I detenuti, ha racontato Mascitelli, vivono in condizioni terribili. Tre persone in pochissimi metri quadri, spesso con carenza di acqua e cibo per le difficoltà strutturali della gestione".

"A Lanciano, ha ricordato Di Stanislano, l'istituto  accoglie piu' del doppio dei detenuti che e' in grado di contenere e le condizioni del personale penitenziario sono al limite della sopportazione e della vivibilita'''.

''Quella dell'IdV - ha tenuto a sottolineare Di Stanislao - e' stata una visita ispettiva di impegno e non di rito, per mettere in evidenza le cose non fatte e quelle da fare. Di fatto c'e' un surplus di oltre 23.000 detenuti e il Ministro si era impegnato ad assumere altri 1.000 operatori, anche se il fabbisogno si aggira sulle 6.000 unita' ed e' un dato di fatto la totale incapacita' del Governo a gestire tale emergenza''. In Abruzzo a fronte di 1455 posti disponibili nelle carceri, i detenuti ospitati sono 2043.

Di Stanislao e Mascitelli, alla ripresa dei lavori parlamentari, a settembre, chiederanno alla Camera e al Senato che vengano rispettati gli impegni assunti e non mantenuti dal Governo e che il ministro Alfano riferisca in entrambe le Aule sull'emergenza carceri ''da lui sollevata e mai affrontata concretamente, anche a seguito della mozione di Di Stanislao approvata all'unanimita' e rimasta finora lettera morta''.

"In un anno, ha concluso Di Stanislao, non è cambiato nulla. E il Ministro Alfano dovrà spiegarci il perché."


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