Festa della Repubblica, l'inno nella città deserta

Cialente non indossa la fascia

02 Giugno 2010   12:45  

''Dal 2 giugno 1946 ad oggi abbiamo vissuto anni non sempre facili anni di duro lavoro resi però fecondi dalla forza propulsiva dei valori della nostra Carta Costituzionale: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia. Su quei valori fondanti abbiamo costruito l'Italia di oggi, soggetto protagonista della comunità internazionale e di un'Europa che è chiamata a rafforzare la sua unità.'' la lettura del messaggio del capo dello Stato da parte del neo prefetto Giovanna Iurato, ha rappresentato uno dei momenti più solenni della celebrazione alla villa comunale dell'Aquila, della festa della Repubblica. Tutto intorno una città che era e forse lo è ancora, tra le più belle d'Italia, co9struita nei secoli da maestranze e architetti giunti da ogni parte del paese. Ora deserta, diroccata silenziosa e da ricostruire tra mille e crescenti difficoltà. Ed è per questo che il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, non ha indossato la fascia tricolore, in segno di protesta per la mancata proroga della sospensione delle tasse. Una città, L'Aquila, che all'indomani del sisma ha toccato con mano la solidarietà e l'aiuto concreto degli italiani del nord del centro e del sud, solidarietà che va ben oltre i confini localistici e l'egoismo territoriale.

 


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