Questa sera a partire 20.30 al Belvedere di Giulianova, con il Gran galà delle premiazioni che sarà presentata dal giornalista televisivo Osvaldo Bevilacqua, autore e conduttore della trasmissione Sereno Variabile, il decimo Festival internazionale del cinema naturalistico e ambientale conclude il lungo viaggio che lo ha portato ad attraversare i tre parchi nazionali abruzzesi e otto splendidi borghi.
Tanti saranno i protagonisti della serata: oltre ai sindaci dei paesi che hanno ospitato il Festival, (Prati di Tivo, Pietracamela, Azzinano di Tossiccia, Civitaquana, Farindola, Rigopiano di Farindola, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Pescasseroli e Giulianova), gli amministratori dei tre parchi nazionali, delle e delle Province coinvolte, la scena sarà tutta per i registi, gli artisti e le personalità della cultura e della scienza che a Giulianova riceveranno gli ambiti premi assegnati dalla giuria presieduta come sempre dal presentatore di Geo&geo Francesco Petretti.
Il “Gran premio della giuria” sarà assegnato quest’anno film “Ayoreo” di Graziella La Rosa, “una denuncia non urlata – si legge nella motivazione- ma portata con garbo e delicatezza, in difesa di un popolo a cui sono state strappate le radici e che è costretto a vivere ai margini di una società che, in nome di quella che chiamiamo civiltà gli ha tolto l’identità e lo spazio vitale della foresta”. Marco Leopardi e Marco Andreini , due dei più importanti documentaristi italiani, si aggiudicano invece il “Premio del pubblico”, deciso da una giuria popolare composta da trenta persone, con il documentario “Un inverno a testa in giù”, che esplora il silenzioso e oscuro regno sotterraneo dei pipistrelli. Il film- documentario “ Into the Wild” di Sean Penn vince il premio per il miglior film con contenuto ambientalista e naturalista. Tratto dal romanzo di Jon Krakauer “Nelle terre estreme”, il film racconta la storia vera di un giovane californiano che subito dopo la laurea intraprende un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska, alla riscoperta della natura, ma soprattutto, alla ricerca di sè stesso. Ritirerà il premio un rappresentante della Bimfilm Italia. Come ogni anno, il Festival assegna un premio a un film di un giovane regista agli inizi della carriera e stavolta tocca all’ aquilano Luca Cococcetta per il cortometraggio “Il grande superamento”, in cui è protagonista il Gran Sasso, le arti marziali, la meditazione che porta alla mobilità interiore. E a proposito di Abruzzo ha ottenuto un grande apprezzamento del pubblico il documentario “Salviamo l’orso” di Luca Di Giacomantonio, della Unovideo dell’Aquila, ambientato nel parco regionale Sirente-Velino.
Il cantante greco Takis riceverà il “Premio natura e ambiente” per la sua canzone "Aria", "un grido di allarme - si legge nella motivazione - ma anche di speranza nei confronti di una umanità che sembra non volere più ricordare che il bosco, l’albero, il prato, l’acqua e tutte le meraviglie che riscopriamo ogni giorno al nostro risveglio sono, per davvero, la nostra unica e vera casa".
Il Premio per il documentario a maggiore contenuto didattico andrà a Daniele Cini per Pierino, il lupo e i segreti del tufo”, un gradevolissimo intreccio tra natura, storia, antichi mestieri e borghi della Tuscia viterbese.
Franco Foresta Martin, redattore scientifico e ambientale del Corriere della Sera riceverà invece il “Premio Cavatassi al divulgatore scientifico”.
Un delegato del corpo diplomatico dell’Argentina riceverà infine il “Premio Cinema Pro Natura” che quest’anno viene assegnato al paese sudamericano, “dove la natura - si legge nella motivazione - sembra divertirsi ad offrire il meglio di sé stessa” e in cui grandi registi hanno firmato fotogrammi importanti della storia del cinema.
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