Fiat: Marchionne, produrre in Italia atto coraggio contro declino

Sull'azienda pregiudizi e distorsioni

03 Ottobre 2013   16:43  

Avviare "nuove produzioni nei nostri stabilimenti italiani, destinate a servire i mercati di tutto il mondo" e' un "atto di coraggio contro il declino e un gesto di fiducia verso il futuro".

Lo ha detto l'ad di Fiat, Sergio Marchionne ricevendo a L'Aquila il premio 'Aprutium' conferito dal Consiglio regionale dell'Abbruzzo.

Durante il suo intervento Marchionne ha aggiunto che la strategia della Fiat di "sfruttare il nostro patrimonio storico dei nostri marchi premium" "ci permettera' di contrastare gli effetti del crollo della domanda di auto in Europa che e' ai livelli piu' bassi degli ultimi decenni".

Sulla Fiat "continuano a resistere pregiudizi" e qualcuno "alimenta questa distorsione della realta' in modo consapevole e pretestuoso".

Non possiamo nasconderci oggi - ha detto Marchionne - che continuano a esserci letture contrastanti e talvolta polemiche intorno a delle scelte che abbiamo fatto: scelte di rottura col passato".

Secondo Marchionne, "continuano a resistere nel Paese tanti pregiudizi intorno alla Fiat, sulla qualita' dei nostri modelli, su un'azienda monopolistica e assistita dallo Stato, su una presunta ingerenza nella vita politica.

L'immagine della Fiat - ha continuato il manager - e' rimasta per tanta parte dell'opinione pubblica un riflesso di quello che era negli anni Sessanta. Qualcuno alimenta questa distorsione della realta' - ha proseguito - in modo consapevole e pretestuoso".

Secondo Marchionne, invece, "il ritmo del cambiamento che la Fiat ha seguito e' stato cosi' veloce che in qualche modo ha contribuito ad ampliare la distanza col Paese" e l'azienda ha fatto "enormi sforzi negli ultimi dieci anni per uscire da un isolamento che ne avrebbe pregiudicato il futuro". 


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