Finanza: Quarta, bisogna investire su grandi opere

10 Luglio 2008   18:06  

"Spendere subito è facile; più difficile è spendere bene. Questo significa che non si possono dare soldi a pioggia ma che bisogna investire su grandi progetti, infrastrutture, ricerca, rete telematica, opere". E' quanto ha detto il segretario generale della Presidenza, Lamberto Quarta, intervenendo oggi al convegno "L'Italia secondo i conti pubblici territoriali - I flussi finanziari pubblici nella Regione Abruzzo".

Spiegando la difficoltà di "accorciare i tempi di realizzazione dei programmi politici", Quarta è entrato nel merito delle funzioni della sua struttura, pensata proprio per rendere più agevole il passaggio dall'idea al lavoro finito. "Negli ultimi anni - ha aggiunto il segretario generale della Presidenza - si è investito troppo poco in infrastrutture, punto fermo di qualsiasi forma di sviluppo, accentuando il gap anche con regioni più piccole.

La nostra Giunta ha inserito tra i suoi quattro punti programmatici di fine legislatura proprio il potenziamento della mobilità. Con l'ex ministro Antonio Di Pietro avevamo fatto grandi progetti. Ora stiamo riflettendo proprio su questo e come far fruttare gli 850 milioni di euro di fondi Fas che siamo riusciti a recuperare". Lamberto Quarta, anticipando i temi del convegno illustrativo della pubblicazione di una monografia, ha ribadito che "il Governo regionale ha già individuato i punti di debolezza e le possibili soluzioni. Imperativo: spendere velocemente il 30 per cento delle risorse comunitarie e nazionali".

"L'Abruzzo - ha quindi proseguito - è destinato a morire di assistenza. Nel nostro territorio ci sono ben 25 presidi ospedalieri. Sull'apertura di reparti si sono giocate in passato diverse campagne elettorali. Noi stiamo portando avanti un faticoso Piano di rientro del deficit sanitario, che ci impone di modernizzare.

Per questo sono subito pronti 90 milioni di euro che vanno spesi per progetti validi e di reale miglioramento dei livelli di assistenza al cittadino". Quarta ha, infine, ribadito quanto la spesa sanitaria condizioni gli investimenti della Regione: "Non si possono spendere 2 miliardi e 300 milioni di euro per la sanita' a fronte di 2,6 miliardi di entrate".

(AGI)


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