Finita la telenovela del cane Biancone, adottato da un cittadino

Ma non mancano le polemiche

17 Settembre 2013   12:54  

Si é conclusa nel migliore dei modi, almeno in apparenza, la vicenda di Biancone, il cane randagio mascotte di tutti i teramani che pochi giorni fa era stato accalappiato dietro ordine della Asl e condotto nel canile di Castellalto perché sospettato di aver contratto la rabbia.

Il pastore abruzzese, presenza fissa nella centrale piazza dei Martiri, da ieri é infatti di nuovo in libertà, per merito dell'interessamento di Marcello Olivieri, presidente dell'associazione Teramo Vivi Città, che ha deciso di adottarlo e portarlo a casa sua, dove potrà scorrazzare in un giardino di circa 200 metri quadrati e potrà completare gli accertamenti sanitari.

Sembrerebbe insomma il classico lieto fine, senonché, cosìcome la cattura dell'animale aveva suscitato le proteste dell'intera città, anche il suo rilascio ha dato il via a non poche polemiche.

In molti, infatti, hanno contestato per mezzo di Facebook la decisione di Olivieri di prendere con sè Biancone, domandandone il ritorno in piazza dei Martiri, affinché tutta Teramo possa tornare a coccolare il cane.

Dal canto suo, però, Olivieri ha però chiarito di "essermi assunto tale responsabilità per garantire a Biancone al tempo stesso la libertà e l'adempimento ai controlli previsti dalle normative".

 

 

 


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