Un trentenne marchigiano avrebbe truffato bar e tabaccherie simulando aggiornamenti ai sistemi di ricarica: individuato dai carabinieri dopo dieci episodi simili.
Un presunto truffatore seriale, capace di colpire in diverse regioni italiane con un metodo semplice ma particolarmente insidioso, è stato denunciato dai carabinieri dopo l’ennesimo episodio registrato a Isola del Gran Sasso. L’uomo, un trentenne marchigiano, è accusato di truffa e sostituzione di persona per aver ingannato esercenti presentandosi telefonicamente come tecnico della Lis Holding Spa, società che gestisce gli apparati per le ricariche delle carte in collaborazione con Poste Italiane.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’indagato avrebbe contattato il titolare di un bar-tabaccheria, sostenendo di dover effettuare un presunto aggiornamento del sistema. Con toni professionali e rassicuranti, lo avrebbe convinto a eseguire due ricariche di prova da 300 euro ciascuna, assicurando che sarebbero state stornate al termine della procedura. In realtà gli importi sono finiti su carte riconducibili allo stesso truffatore.
Il commerciante, insospettito dal mancato annullamento delle operazioni, ha sporto denuncia. Da qui l’indagine dell’Arma, che attraverso un attento monitoraggio dei flussi di denaro è riuscita a identificare l’uomo, collegandolo ad almeno dieci colpi analoghi messi a segno in Italia con la stessa modalità. Il Comando provinciale dei carabinieri, guidato dal colonnello Massimo Corradetti, ricorda l’importanza di verificare sempre l’identità di chi richiede operazioni economiche a distanza, contattando direttamente le aziende coinvolte.
Parallelamente, nel fine settimana l’Arma ha intensificato i controlli su strada: quattro automobilisti sono risultati positivi all’alcoltest, mentre un altro è stato trovato sotto effetto di sostanze stupefacenti. A Martinsicuro, un uomo è stato denunciato dopo essersi rifiutato di sottoporsi alla prova etilometrica, in seguito a un incidente occorso contro una rotatoria.
In totale sono stati controllati 81 veicoli, 175 persone, visitati 11 locali pubblici e verificate 12 persone sottoposte a misure restrittive. Nel corso delle attività, i carabinieri hanno anche identificato due cittadini stranieri ad Alba Adriatica, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio. Per loro sono in valutazione misure di prevenzione finalizzate all’allontanamento dal territorio teramano.
Una vicenda che conferma l’attenzione dell’Arma nei confronti delle truffe ai danni degli esercenti e della sicurezza sulle strade del territorio.