Focolaio di Covid 19 alla Bartolini di Bologna, contagiati oltre 60 dipendenti

26 Giugno 2020   09:22  

Oltre una sessantina di lavoratori positivi al Covid-19 alla Bartolini, azienda di trasporti merci e consegne di Bologna. Il focolaio, come riportano i quotidiani locali, ha fatto rialzare il numero dei contagi in città.

L'Azienda Usl e il Comune stanno tenendo monitorata la situazione che si è verificata nello stabilimento in zona Roveri. Secondo l'edizione bolognese de Il Resto del Carlino, in via precauzionale, nei giorni scorsi la direzione ha deciso di chiudere il magazzino. L'azienda comunque non ha sospeso il lavoro e ha proseguito con le attività.

Bartolini Corriere Espresso "sta seguendo e gestendo con estrema attenzione l'evolversi della situazione legata al cluster Covid-19 verificatosi nel proprio magazzino di Bologna Roveri" con il contagio di almeno una sessantina di persone, e "originato da lavoratori di servizi logistici di  magazzino gestiti da una società esterna".

Lo fa sapere, in una nota, l'azienda che - spiega - "si è prontamente attivata in stretta collaborazione con l'Azienda Sanitaria Locale in via precauzionale, al fine di contingentare e razionalizzare le attività operative e  contemporaneamente per la verifica della diffusione del contagio, in  rigorosa conformità al 'Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro'".       

"Sono state dunque prontamente attuate le necessarie misure di sicurezza a tutela degli operatori e dei dipendenti e di verifica di diffusione del contagio. È stato effettuato lo screening attraverso tampone naso-faringeo dei circa 200 lavoratori, che attualmente ha evidenziato la presenza di alcuni positivi asintomatici" aggiunge l'azienda logistica che comunica anche che "con l'obiettivo di tutelare al massimo la salute di clienti, fornitori e collaboratori diretti ed indiretti, in data odierna sono stati sottoposti a tampone altri 170 lavoratori, tutti i drivers ed i dipendenti operativi della filiale. Inoltre, per tutti i lavoratori coinvolti, è stato disposto l'isolamento domiciliare, come previsto dai protocolli sanitari nell'ambito della emergenza Covid".

È stata anche "immediatamente effettuata un'ulteriore profonda sanificazione degli ambienti, condotta da aziende certificate e specializzate, in aggiunta a quelle previste dal protocollo interno predisposto in ottemperanza delle disposizioni ministeriali. Sul fronte operativo dei servizi di trasporto espresso rivolti alla clientela, "sebbene questa situazione sia stata affrontata con tempestività e adottando tutti gli accorgimenti necessari, stiamo registrando un rallentamento sulle consegne gestite dall'Hub di Bologna Roveri" fa sapere Brt.

Ausl: "Dopo febbre persone a lavorare" "Il primo campanello d'allarme", il primo caso di Covid-19, "è stato rilevato da un medico che poi ha accompagnato la persona al pronto soccorso, da lì si è attivato il tutto. Avremmo fatto ancora meglio se le persone che si sono sentite male avessero comunicato la cosa al medico curante, invece questo non è avvenuto. Purtroppo c'è gente che, passata la febbre, si è rimessa subito a lavorare. Doveva avere quell'attenzione e quella sensibilità di non andare a lavorare". Lo ha detto Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Azienda Usl di Bologna, parlando del focolaio scoppiato nello stabilimento in zona Roveri della Bartolini.  


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