Seicentomila euro ogni 12 mesi, prelevati da un 'conto di garanzia' attivo fino all'estinzione dei gradi di giudizio, per circa 75-80 anni. E' quanto stabilito dall'accordo raggiunto tra la procura di Genova e i legali della Lega Nord sulle modalità di esecuzione del sequestro dei 49 milioni di euro che il partito di Matteo Salvini deve restituire a seguito della vicenda giudiziaria che ha visto condannare in primo grado Umberto Bossi e il tesoriere Francesco Belsito per la truffa dei falsi rimborsi elettorali del biennio 2008-2010.
Per la Lega, l'intesa raggiunta con la magistratura del capoluogo ligure sul 'pagamento a rate' (prelievo di fondi pari a 50mila euro al mese) è stata una scelta obbligata "per mantenere viva l'agibilità politica del partito", spiegano fonti di via Bellerio.
"La continuiamo a ritenere una cosa sbagliata ma, per senso di responsabilità, depositiamo i soldi a garanzia". Soldi che, viene ricordato, "arriveranno dalle tasche dei parlamentari del Carroccio".