Franco Gabrielli con le valigie in mano

26 Aprile 2010   12:12  

Ultima cerimonia del 25 aprile a L'Aquila in qualità di prefetto per Franco Gabrielli, che si appresta a ricoprire l'incarico prestigioso di vice capo della Protezione civile nazionale e per giunta con ottime possibilità di carriera, in quanto i bene informati lo danno come futuro successore, al vertice del dipartimento, di Guido Bertolaso, che ha più volte ribadito di voler andare in pensione.

Gabrielli che ha già le valige pronte per Roma ha voluto cogliere l'occasione del 25 aprile per lanciare un appello allo spirito unitario come condizione della ricostruzione dell'Aquila

Alla domanda tornerà un giorno ad occuparsi della ricostruzione aquilana, insieme alla Protezione civile, Gabrielli così risponde e saluta: ''L'Aquila rimarrà sempre nel mio cuore''.''

IL SETTIMANALE LEFT, QUERELATO DA FRANCO GABRIELLI RENDE INTANTO NOTO IN UN COMUNICATO STAMPA

"Martedi', con grande stupore, abbiamo scoperto che la notizia eravamo noi. Il prefetto de L'Aquila Franco Gabrielli, il 20 aprile, convoca una conferenza stampa dedicata al nostro settimanale. Reo di avere pubblicamente criticato il suo operato, di aver riportato alcune sue dichiarazioni sprezzanti sul movimento delle carriole, di aver messo in dubbio l'opportunita' di una sua nomina a vicecapo della Protezione civile.
"Ai colleghi delle agenzie (Asca, Agi, Ansa) - prosegue la nota - il prefetto de L'Aquila annuncia una querela rivolta al nostro giornale e agli autori dell'articolo 'Un prefetto successore', pubblicato nel numero 15 della rivista. Si tratta di Manuele Bonaccorsi, nostro redattore, e Angelo Venti, nostro collaboratore, nonche' responsabile del presidio di Libera Abruzzo. Nelle agenzie il prefetto si scaglia contro left: 'L'articolo e' una sommatoria di falsita' dette da chi non conosce la legge', dichiara Gabrielli. Poi si lancia in accuse contro Mattia Lolli, del comitato 3e32, accusandolo di 'parlare per slogan' e 'di fare il rivoluzionario con le spalle coperte'. Infine il prefetto apostrofa come 'cialtroni' gli aquilani che hanno fischiato l'intervento del premier Berlusconi il 6 aprile, incorrendo nel reato di lesa maesta'. Non conosciamo i contenuti della querela. Della sua esistenza siamo venuti a conoscenza dalle agenzie. Dunque non riteniamo utile rispondere ad accuse fumose e urlate. E' pero' irrituale - aggiunge il settimanale - che un rappresentante del governo, in un territorio come quello aquilano, trovi prioritario produrre querele. E diffonderle a mezzo stampa prima che gli interessati ne siano venuti a conoscenza. Per molto meno Berlusconi avrebbe gridato al golpe (come minimo ci aspettiamo la sua solidarieta'). Noi, che di mestiere facciamo i giornalisti, ci siamo limitati a diffondere l'informazione. Di seguito, le firme delle risposte che abbiamo ricevuto: Paolo Butturini, Stampa Romana; Giorgio Santelli, Articolo 21; Leoluca Orlando, Idv; Alberto Spampinato, Ossigeno per l'informazione; Roberto Morrione, presidente di Libera Informazione; Antonio Jiritano, Rdb Vigili del Fuoco; Comitato 3e32 L'Aquila; Simone Oggionni, Giovani Comunisti Prc. I contributi interi sono pubblicati nel nuovo numero di left in edicola oggi venerdi' 23 aprile".

 


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