Due giovani teatini sono accusati di aver aggredito brutalmente due fratelli al Megalò per un semplice sguardo a una ragazza. Possibile arresto.
Un’aggressione brutale avvenuta nella vigilia di Natale ha scosso l'opinione pubblica: due giovani teatini, Giuseppe Mammarella di 21 anni e Leo Parisio di 20, sono accusati di aver picchiato due fratelli a sangue all’interno del centro commerciale Megalò di Chieti. La causa? Un semplice sguardo rivolto a una ragazza. Il pubblico ministero, Marika Ponziani, ha richiesto la misura degli arresti domiciliari per i due, accusati di lesioni personali e lesioni gravi, aggravate da un futile motivo.
I fratelli, di 17 e 26 anni, erano intenti a fare acquisti natalizi quando sono stati aggrediti senza alcun apparente motivo valido. La procura, che sta seguendo il caso, ha convocato i due indagati per l’interrogatorio anticipato, come previsto dalle nuove normative volute dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Gli avvocati di Mammarella e Parisio, Marco Femminella e Pierluigi De Virgiliis, li assisteranno durante l'interrogatorio, fissato per venerdì prossimo. I due giovani potrebbero decidere se rispondere alle domande o avvalersi del loro diritto di non rispondere.
La svolta nelle indagini è arrivata grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza e alle testimonianze raccolte dai poliziotti. Parisio, dopo tre giorni dall’accaduto, si è presentato spontaneamente in questura, ammettendo di essere stato presente al momento dell’aggressione. Le indagini, iniziate subito dopo l’episodio, sono state condotte dagli agenti della volante e dalla squadra mobile di Chieti.
L’episodio ha avuto inizio nel primo pomeriggio del 24 dicembre, quando una famiglia proveniente da Lanciano si trovava al Megalò per gli ultimi acquisti. I genitori erano all’interno di un negozio, mentre i due fratelli si trovavano fuori, all’altezza del punto vendita Bijou Brigitte. Un ragazzo, accompagnato da una ragazza, è passato davanti a loro e, secondo quanto dichiarato, il fratello maggiore ha lanciato uno sguardo alla giovane. Questo gesto ha scatenato la rabbia del ragazzo, che ha iniziato a minacciare il 26enne, ma se ne è poi andato senza ulteriori discussioni.
Dopo pochi minuti, però, i due aggressori sono tornati sul posto. Questa volta, l’aggressione è stata violenta e immediata. Il giovane di 26 anni è stato colpito con calci e pugni, crollando a terra privo di difesa. I due aggressori non si sono fermati nemmeno quando la vittima, ormai incapace di reagire, si trovava dietro a un pannello pubblicitario. Il fratello minore ha cercato di intervenire, ma anche lui è stato colpito. L’aggressione si è conclusa con il sangue sparso sul pavimento e i due giovani aggressori che si sono allontanati rapidamente prima dell’arrivo delle forze dell’ordine e dell’ambulanza.
Il fratello maggiore ha riportato fratture al volto e, dopo essere stato inizialmente ricoverato all'ospedale Santissima Annunziata di Chieti, è stato trasferito al reparto di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale di Pescara. La prognosi iniziale prevedeva un mese di recupero, ma saranno necessari più tempo e interventi per guarire completamente. Il fratello minore, invece, ha riportato ferite che richiederanno circa dieci giorni per guarire.
Nel giro di poche ore, la polizia è riuscita a identificare i colpevoli grazie alle indagini rapide e alle prove raccolte. Ora, i due aggressori rischiano seriamente l’arresto. L’inchiesta ha avuto un risalto mediatico notevole, dato che l’aggressione è avvenuta in un momento di grande affluenza nel centro commerciale, durante le festività natalizie, un periodo di grande movimento e shopping.