Frodi Alimentari: CIA, il BIO è un affare miliardario

11 Aprile 2013   15:52  

A dispetto della crisi il bio cresce costantemente in termini di consumi e fatturato. Ma proprio per questo suo "appeal", il segmento diventa sempre piu' spesso bersaglio di frodi e sofisticazioni alimentari.
Ecco perche' operazioni come quella della Guardia di finanza di Pesaro e dall'Ispettorato Repressione Frodi del ministero delle Politiche agricole sono molto importanti.
E' necessario mantenere alta l'attenzione sul settore, intensificando i controlli sui prodotti importati da Paesi terzi non in equivalenza. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, che plaude al maxi-sequestro di stamattina.
Nel nostro Paese la spesa per il "bio" e' aumentata nel 2012 del 7,3 per cento, mettendo a segno il settimo aumento tendenziale consecutivo -sottolinea la Cia- e oggi il 75 per cento degli italiani dichiara di acquistare prodotti biologici almeno una volta al mese.
Alimentando cosi' un business che in Italia vale circa 3 miliardi di euro, ma che a livello mondiale ha raggiunto la quota di 55 miliardi di dollari l'anno.
Ma proprio perche' si tratta di un mercato in continua espansione -osserva la Cia- il settore del biologico ha iniziato a fare gola alle mafie e ai "professionisti della truffa agroalimentare", pronti a falsificare carte e certificati pur di accaparrarsene una fetta.
Per questo, oggi bisogna lavorare sulle regole e prevedere politiche "ad hoc" che controllino i mercati. E' indispensabile aumentare le ispezioni, inasprire sanzioni e pene -continua la Cia- ma soprattutto lavorare sulla trasparenza in tutti i passaggi della filiera.
Soprattutto sono necessari piu' controlli sui prodotti importati dai Paesi non in equivalenza, dove cioe' i metodi di produzione biologica e gli organi di controllo non sono ritenuti equivalenti ai nostri, prestando ancora piu' attenzione ad autorizzazioni e certificati di conformita' degli importatori.


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