Frutta esposta ai bordi della strada, no della Cassazione. La rabbia dei venditori

Già emesse le prime sanzioni

21 Febbraio 2014   11:49  

Non hanno tardato a farsi sentire le prime voci critiche contro la curiosa, e par certi versi paradossale sentenza emessa dalla Cassazione che vieta ai fruttivendoli di esporre la loro merce ai bordi della strada.

Una decisione che comporta, oltre alla cessazione improvvisa di un vero e proprio rituale cui ormai le massaie e non solo erano da tempo abituate, anche sanzioni per quei negozianti che d'ora in avanti dovessero essere sorpresi a esporre le cassette lungo la strada, violando in tal modo la legge 283 del 1962.

Perplessità non sono mancate nemmeno ad Avezzano, dove è evidente il malcontento dei fruttivendoli. Uno di loro si è vista addirittura negare la concessione di un box al fine di aggirare il divito, poiché per i negozi di frutta non sono previsti dehors. "Se leviamo la frutta non lavoriamo più, è ciò che più attira i clienti" - ha affermato - "anche perché paghiamo 137 euro ogni due mesi per l'occupazione di suolo pubblico, ed un'eventuale multa sarebbe ingiusta".

Nel capoluogo marsicano, comunque, non si ha ancora notizia di controlli, nè è ancora ben chiaro chi avrà l'onere di effettuarli, se toccherà agli ufficiali sanitari o potrà eseguirli un qualsiasi organo di polizia.


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