Furti a raffica. Teramo insicura

23 Marzo 2010   10:41  

E' caccia grossa all'energumeno che sfonda i portoni blindati nel centro storico aprutino. Effrazioni, violazioni di domicilio, schiamazzi notturni, scippi e tentativi di furto, in pieno centro storico a Teramo, sono all'ordine del giorno. Si spacciano per agenti di commercio, funzionari, operai, traendo in inganno chiunque. L'ultimo episodio è accaduto a Teramo venerdì pomeriggio 19 marzo 2010 intorno alle ore 18, in pieno centro storico. La cronaca, tuttavia, ancora non l'ha registrato. Provvediamo. Alcuni vicini di casa, presso piazza Dante Alighieri, hanno udito un boato lungo una via assai trafficata di auto, ma niente più.

Quando i proprietari (che non vogliono pubblicità) sono rincasati hanno trovato il robusto portone sfondato di netto. Allertate, sono intervenute le forze dell'ordine per sincerarsi della situazione. In casa non mancava nulla ma la paura, quella sì, è stata tanta. Pare che un energumeno ("una grossa bestia", così è stata descritta dagli inquirenti), forse in compagnia di complici e "pali", prediliga "banchettare" dopo aver sfondato i portoni blindati in pieno pomeriggio con i rumori della città come colonna sonora naturale. Potrebbe aggirarsi indisturbato anche tra le vie del quartiere Santo Spirito, mettendo a dura prova la pazienza di cittadini e inquirenti. Il consiglio è di aprire bene gli occhi, di blindare porte e finestre del primo piano e di avvisare le Autorità al minino sospetto di individui che di solito studiano molto attentamente le proprie vittime prima di agire. La soluzione più saggia dovrà necessariamente evolvere verso soluzioni più all'avanguardia anche nella blindatura delle proprie abitazioni. Insomma, a prova anche di energumeno!

Ma la politica della sicurezza a Teramo è spesso qualcosa di simile ad un gioco dell'oca, dove se si finisce nella casella sbagliata si torna ai nastri di partenza. Da tempo le denunce dei residenti alle forze dell'ordine si accumulano nei vari uffici. Al di là della doverosa risposta istituzionale, le indagini sembrano però brancolare nel buio. In questa partita vince chi è più abile: per battere questi delinquenti disperati, i cittadini da tempo invitano chi di dovere a ricordarsi del centro storico aprutino, "soprattutto la zona sud della città di Teramo in stato di abbandono da tempo immemorabile, sia dal punto vista sociale, culturale e urbanistico sia sul fronte della sicurezza pubblica".

Dove da anni (si tratta forse di ladri, buontemponi o giovani ubriachi che non sanno quello che fanno?) vengono commessi furti e scippi ad anziani, soprattutto all'interno delle abitazioni in pieno giorno e nel cuore della notte. Un film già visto, un copione consunto, con criminali che recitano una partitura scontata, magari perché sanno che, una volta presi, la faranno franca in poco tempo prima di ricominciare daccapo. Come definire il quadro della situazione "sicurezza pubblica" tra le vie del centro storico nella città di Teramo? A rischio è anche il patrimonio storico-artistico delle nostre chiese aperte. La prospettiva a Teramo di vedere i ladri nella propria camera da letto mentre si dorme, ahinoi, è molto concreta. I teramani non si rassegnano a subire questi crimini in silenzio.

Credono nell'efficacia della denuncia formale del fatto e nella risposta preventiva e repressiva dello Stato: per attivarla occorre la pronta e giusta azione coordinata tra tutte le forze di polizia demandate al controllo capillare della città. E' solo questione di tempo.

Che cosa bisogna attendere, un furto finito male o peggio? I segnali preoccupanti ci sono già tutti. Come nel gioco dell'oca, qui l'importante è giocarsi il proprio ruolo non come degli ingenui pennuti, se non si intende rimanere letteralmente spennati.

Grazie al supporto info-investigativo del poliziotto di prossimità, introdotto dal Governo Berlusconi, e delle pattuglie ordinarie, anche per figure di criminali come quell'energumeno che sta tormentando la nostra città, le ore potrebbero essere contate.

Da intensificare sono soprattutto i servizi di vigilanza ai luoghi di ordinaria aggregazione di giovani per verificare situazioni di criminalità diffusa. Sempre nello stesso quartiere da anni le forze di polizia ricevono moltissime segnalazioni di problematiche irrisolte che devono essere oggetto di costante attenzione. Soprattutto verso il mondo giovanile.

Una missione di particolare impegno per il poliziotto di quartiere, figura istituzionale demandata alla prevenzione dei fenomeni dello spaccio di sostanze stupefacenti e dell'uso di alcolici che preoccupano i genitori e la società civile.  Sono iniziative importanti per la cittadinanza che dimostrano la necessità, l'urgenza e l'utilità della prevenzione del crimine a qualsiasi livello. Il concetto di "prossimità" a Teramo può essere oggi vivificato ed applicato solo grazie a una rafforzata vicinanza ai bisogni quotidiani del cittadino, contribuendo nei fatti a una maggiore diffusa percezione della sicurezza.

La prima linea di difesa è la collaborazione con le Istituzioni. La sicurezza personale, privata e pubblica, oltre ad essere costituzionalmente garantita dalla Carta fondamentale, è un bene prezioso da tutelare senza clamori, attraverso un lavoro tanto più efficace quanto più condotto in maniera silenziosa, capillare e discreta. E con le moderne tecnologie, tutto si può fare.

 

Nicola Facciolini

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore