Furti da 30 Milioni di Euro: Organizzazione Sospetta dietro gli Ammanchi di Carne

07 Ottobre 2023   14:59  

Un alto dirigente del gruppo avicolo Amadori, licenziato da soli dieci giorni, è stato arrestato ieri mattina con l'accusa di aver orchestrato un'organizzazione criminale che potrebbe coinvolgere altri dipendenti dell'azienda al fine di sottrarre ingenti quantità di carne, con un danno stimato di 30 milioni di euro. Attualmente, l'indagato è agli arresti domiciliari.

Questo dirigente ricopriva ruoli di rilievo all'interno dell'intero gruppo, lavorando sia nello stabilimento di San Vittore di Cesena che in quello di Mosciano Sant'Angelo, situato in provincia di Teramo. Sospetti di ammanchi di considerevoli quantità di prodotti circolavano da tempo, ma tali sottrazioni non risultavano nella contabilità aziendale. Un'ipotesi è che sia stata organizzata una specie di mercato parallelo, attraverso il quale commercianti potevano approvvigionarsi a prezzi scontati e senza versare l'IVA. Nel corso del tempo, tuttavia, il buco nei conti aziendali sarebbe diventato così ampio da non poter più essere occultato, portando alla denuncia dell'individuo. L'arresto è avvenuto ieri quando il dirigente si è recato allo stabilimento di Cesena per cercare spiegazioni riguardo al suo licenziamento.

L'indagato, ora agli arresti domiciliari, è stato un dirigente di lunga data all'interno del gruppo Amadori. Le indagini coinvolgono altre persone, sia interne che esterne all'azienda.

L'azienda Amadori ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di essere parte lesa e offesa in questa vicenda. L'azienda aveva già avviato una verifica interna in merito ai furti, e la scorsa settimana aveva interrotto il rapporto con il collaboratore in questione. Amadori ha dichiarato il suo completo sostegno alla Procura della Repubblica nell'inchiesta, affinché venga fatta luce sulle condotte emerse dalle indagini in corso.


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