Furto al supermercato: operatori delle pulizie tornano liberi ma perdono il lavoro

08 Febbraio 2024   19:22  

Gli operatori delle pulizie accusati di furto presso un supermercato, tornati in libertà dopo il provvedimento del giudice per le indagini preliminari Francesca Pinacchio, hanno svelato le ragioni dietro il loro gesto. "È stato un atto disperato", hanno dichiarato, "non riusciamo ad andare avanti. Guadagniamo 5,75 euro netti all'ora di notte e 6,50 euro di giorno. Lavoriamo a chiamata e i bonifici mensili non superano i 170 euro. Non ci rimborsano nemmeno le spese di viaggio. Valuteremo azioni legali".

Martedì scorso, i sette operatori, tutti dipendenti di un'impresa di pulizie, erano stati arrestati dai carabinieri di Sulmona per il furto di merce dal supermercato in cui lavoravano. Benché il giudice abbia convalidato l'arresto in flagranza, tutti sono stati rimessi in libertà, con tre di loro soggetti al divieto di dimora a Sulmona, a causa di precedenti penali.

I lavoratori hanno rivelato che il furto è avvenuto senza una pianificazione precisa e che la merce asportata consisteva in prodotti per la casa. "Non possiamo vivere con questi stipendi da fame", hanno ribadito, uscendo dal Tribunale, consapevoli di aver perso nel frattempo il loro impiego.

Durante il turno di notte martedì scorso, i dieci operatori coinvolti avevano svuotato il supermercato caricando la merce su tre furgoni, per un valore di circa 5.000 euro. La scoperta del furto è avvenuta grazie alla pattuglia dei carabinieri, intervenuti per controlli di routine. Sette dei responsabili sono stati fermati sul posto, mentre gli altri tre, già giunti a Pescara, sono stati denunciati in seguito.

Gli indagati, assistiti dagli avvocati Jacopo De Marco e Alessandra Cervelli, hanno coinvolto anche i vigilantes durante l'interrogatorio con il giudice. I carabinieri stanno ora analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per verificare tutte le posizioni. Subito dopo l'arresto, uno degli indagati ha accusato un malore ed è stato trasportato in ospedale a Sulmona. "Non siamo criminali", ha dichiarato, "ma persone che cercano di sostenere le proprie famiglie, con figli a carico". Secondo il tribunale di Sulmona, gli arresti sono stati eseguiti secondo le norme di legge.


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