Gaetano Fontana le dimissioni le ha annunciate o le ha date?

25 Gennaio 2012   11:05  

In Italia, si sa, le dimissioni di solito si annunciano, quasi mai si danno. Potrebbe confermarsi questa regola anche nel caso di Gaetano Fontana, il coordinatore della Stm.

La sua lettera di dimissioni potrebbe essere così una comprensibile mossa tattica per costringere il commissario Gianni Chiodi a schierarsi con più decisione ed efficacia dalla sua parte, dopo mesi e mesi di ripetuti attacchi politici e giornalistici, che Fontana nella lettera derubrica a ''denigrazioni pretestuose''.

Insomma le dimissioni annunciate, per Fontana, potrebbero essere un modo per spezzare l'isolamento politico, per serrare le fila forse alla luce di nuove ondate polemiche, non importa se fondate o strumentali,  che potrebbero investire la sua struttura.

L'inchiesta Caligola in questi giorni ha portato ad esempio all'attualità la vicenda della consulenza della Stm a favore dell'architetto Enrico Nigris, per un compenso di oltre 3mila euro mensili, già oggetto un'interrogazione parlamentare di cui riproniamo uno stralcio.

''l'architetto Enrico Nigris, già presidente di Ecosfera spa, nonché azionista della controllante di Ecosfera spa, Ecosfera Gruppo spa, secondo quanto risulta agli interroganti, da alcune settimane, starebbe svolgendo attività di consulenza per il Capo della struttura tecnica di missione del Commissario delegato per la ricostruzione della regione Abruzzo, partecipando a riunioni con i rappresentanti degli enti locali e redigendo importanti documenti di particolare delicatezza che riguardano la ricostruzione della città dell'Aquila : se siano a conoscenza di quanto descritto in premessa e, in tal caso, quali siano stati i criteri e le modalità seguiti ai fini del conferimento del citato incarico di consulenza nei confronti dell'architetto Enrico Nigris per la struttura tecnica di missione del Commissario delegato per la ricostruzione della regione Abruzzo;  quali siano i motivi per i quali una struttura così importante, quale appunto la struttura tecnica di missione del Commissario delegato per la ricostruzione della regione Abruzzo, si avvalga dell'attività di consulenza da parte di soggetti al vertice di società nei confronti delle quali la magistratura ha avviato indagini giudiziarie di particolare rilievo sul piano nazionale.''

Ci sono poi le polemiche sui costi della strutture commissariali ivi compresa l'Stm, e il compenso dello stesso Gaetano Fontana da 230mila euro l'anno, in una città dove la ricostruzione bloccata e dove si tagliano i fondi per l'assistenza.

Per non parlare del rapporto oramai difficilmente recuperabile con il Comune dell'Aquila, e con altri comuni del cratere, che Fontana dovrebbe coordinare ed affiancare.

 Nella primavera del 2011 ricordiamo a tal proposito che il Comune dell'Aquila con 22 voti a favore e soli 4 contrari è stata approvata una mozione in cui si prevede la possibilità per il Comune di non avvalersi più della Stm e di ''dotarsi di una efficiente struttura, qualificata e in sintonia con le esigenze reali del territorio".

Una mozione in cui si parla di ''assoluta mancanza di dialogo costruttivo tra la Stm e il Comune'', di ''deludenti risultati conseguiti'' dell'inutile ''appesantimento burocratico e i rallentamenti, l’assenza di condivisione con il Comune della stesura delle ordinanze".

A seguire il sindaco Massimo Cialente non ha perso occasione per sparare pesanti bordate sul povero Fontana definito come a capo di una truppa di occupazione ''che sta assassinando L'Aquila, e sulla Stm e tutta la struttura commissariale, definitie inutili ed anzi dannose macchina mangiasoldi.

Critiche feroci anche per le  ripetute ed emblematiche assenze di Gaetano Fontana al tavolo di coordinamento.  

Rapporto tormentatissimo anche con l'ordine degli Ingegneri che un recente comunicato stampa accusano l'Stm di produrre ''documenti farraginosi'', e di causare ''un allungamento dei tempi di ricostruzione e ritardo nell'avvio dei lavori di recupero degli edifici danneggiati''.

Insomma se questo è il clima, fa bene Fontana a giocarsi le care che ha per provare a restituire autorevolezza al suo ruolo e alla ragione sociale della struttura che presiede. Un coordinatore isolato, un facilitatore in difficoltà, non sarebbe più di tanto utile alla ricostruzione aquilana. Ed allora davvero meglio sarebbero le dimissioni e il profondo ripensamento dell'Stm.


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