Gas a Bomba, tra proroghe e mancanza di trasparenza, cosa succede al Ministero Ambiente sul VIA?

04 Settembre 2018   10:03  
Il 26 luglio ennesima proroga della sospensione del procedimento. Forum H2O: "paradossale che il Ministero dell'Ambiente sia il primo a non rispettare la trasparenza in materia ambientale!" Reiterate integrazioni degli elaborati e sospensioni in contrasto con il Testo Unico dell'Ambiente, il Ministro Costa intervenga.

 

La Direzione Valutazioni Ambientali del Ministero dell'Ambiente ha concesso l'ennesima proroga alla sospensione del procedimento per la Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di estrazione di gas a Bomba da oltre 2 miliardi di mc depositato da CMI Energia SPA; al contempo non pubblica la relativa documentazione con le motivazioni, come invece previsto obbligatoriamente dal Testo Unico dell'Ambiente.

 

Sul sito del ministero, nella parte dedicata al progetto, in basso nelle note e a caratteri minuscoli, vi è una laconica frase di poche parole ("Con nota del 26/07/2018 (prot. DVA-2018-0017481) è stata concessa una proroga di 45 giorni alla sospensione del procedimento"). Si tratta della seconda sospensione in poco tempo, guarda caso arrivate dopo la durissima nota critica dell'ISPRA sul progetto e sui rischi per il territorio tenendo conto della presenza, poco più a monte, della grande diga ACEA con decine di milioni di mc di acqua.

 

Queste sospensioni si aggiungono alle plurime integrazioni progettuali che hanno costellato il procedimento in questi anni, a nostro avviso totalmente illegittime in quanto in contrasto con il dettato del Testo Unico.

 

Non si può correggere "in corsa" un progetto con evidenti carenze, costringendo per anni enti locali, la regione Abruzzo e i cittadini a correre dietro a tale documentazione, dopo che una prima VIA regionale si era conclusa negativamente con tanto di timbro del Consiglio di Stato sui pericoli connessi all'intervento. Solo grazie al famigerato Decreto Sblocca Italia i petrolieri hanno potuto ripresentare il progetto a livello nazionale. Ora va bocciato di nuovo, subito.

 

Chiediamo al Ministro Costa di illuminare le procedure messe in atto dai funzionari addetti che, tra l'altro, evitano di applicare un obbligo di legge, quello della trasparenza di tutti gli atti connessi alla V.I.A.

 

A nostro avviso sarebbero necessari opportuni provvedimenti interni visto che, tra l'altro, abbiamo già scritto inutilmente lo scorso 14 aprile alla Direzione competente segnalando l'irregolarità delle loro procedure, portando ad esempio il sito della Regione Abruzzo per i progetti valutativi di carattere regionale. Lì tutti i documenti sono immediatamente resi disponibili.

 

D'altro lato la Regione Abruzzo non fa altro che applicare una norma contenuta addirittura nel Testo unico dell'Ambiente, D.lgs.152/2006, che al comma 7 dell'Art.24 così recita: "7. Tutta la documentazione afferente al procedimento, nonché i risultati delle consultazioni svolte, le informazioni raccolte, le osservazioni e i pareri compresi quelli ricevuti a norma dell’articolo 32 sono tempestivamente pubblicati dall’autorità competente sul proprio sito web."

 

È veramente paradossale che il ministero dell'Ambiente sia il primo a non rispettare le norme di legge sulla trasparenza in materia ambientale!

 



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