Giammarino (Aptr):

"Con l´approvazione in Consiglio regionale, considero definitivamente chiusa, dal punto di vista strettamente politico, la vicenda della riforma dell´Azienda di promozione turistica regionale. Resto convinto che in ragione della complessità del turismo abruzzese, specie in una fase di forte crescita su diversi mercati, un organismo plurale sarebbe stato in grado di governare il settore secondo le aspettative degli operatori. Personalmente, non amo infatti l´uomo solo al comando. Ma tutti, ora, per dovere istituzionale, siamo chiamati a rispettare una legge approvata dal Consiglio regionale". Lo afferma Enzo Giammarino (nella foto è, a destra, con l´assessore Enrico Paolini), presidente vicario uscente dell´Aptr, all´indomani della riforma approvata dall´assemblea regionale abruzzese che ha deciso, come per gli altri enti strumentali, per ridurre i costi, di far guidare le aziende pubbliche a un solo direttore generale. "Confermo - prosegue Giammarino nella nota - di non essere in corsa per alcun altro incarico in seno all´Aptr. Considero infatti conclusa la mia esperienza al suo interno: né poltrone, né stipendi d´oro hanno mai indirizzato le mie scelte, avendo fra l´altro rinunciato da subito alle indennità relative alle funzioni del presidente dell´Aptr. L´intenso lavoro svolto con gli operatori e gli enti locali, i risultati prodotti finora e il senso di responsabilità nei confronti degli imprenditori e di quanti oggi complessivamente lavorano nel turismo, mi impongono, tuttavia, di definire con la Giunta regionale e con la Direzione regionale del Turismo i tempi e le modalità della conclusione a breve del mio impegno, affinché il turismo abruzzese non sia sottoposto, in piena stagione, a ulteriori traumi. È necessario, infatti, che l´azienda possa operare con continuità nel rispetto delle decisioni strategiche già assunte. "E´ ora, però, necessario - prosegue - che cessino le polemiche e si torni a parlare della qualità del turismo abruzzese. Ed è necessario cambiare registro rispetto agli ultimi giorni, anche per evitare di lanciare segnali che risulterebbero incomprensibili alle migliaia di turisti italiani e stranieri che in questi giorni stanno raggiungendo l´Abruzzo per trascorrere le proprie vacanze. Proprio per questo sobrietà e senso di responsabilità devono prevalere: è l´ora del “Tg del Turista”".