Giampaolo Giuliani nel suo profilo Facebook scrive...

23 Gennaio 2010   18:03  

23 gennaio 2010, ore 17,31

La situazione al momento non presenta picchi di radon tali da far presupporre eventi sismici superiori a ml 3.0, ma è importante ricordare che la nostra zona è storicamente interessata da terremoti che possono avvenire proprio nel periodo che va dall'ultima decade del mese di gennaio e la prima decade del mese di febbraio per poi evolversi in maniera più incidente nel mese di marzo e aprile.
Questo perchè dai nostri risultati sperimentali risulta che i massimi carichi di energia prodotti nella litosfera, sotto la crosta terrestre, ed in modo particolare in quei territori che presentano uno spessore minore di crosta terrestre, avvengono proprio nel periodo che va da novembre a gennaio.
In questo periodo Terra e Luna vengono a trovarsi nel punto più vicino al Sole, accentuando i fenomeni mareali sul nostro pianeta prodotti dall'attrazione gravitazionale, nelle varie fasi di congiunzione tra stella, satellite e pianeta. Ciò fa si che il gradiente di elasticità della Terra, l'effetto mareale che il pianeta stesso subisce (per pianeta si intende la crosta terrestre, la litosfera, la stenosfera, il fluido magmatico del mantello), permette alle rocce della crosta terrestre di accumulare quell'energia che verrà rilasciata sotto forma di terremoti.
Questo spiega il perchè di tutta questa sequenza di eventi sismici che a tuttoggi interessa non solo tutto il bacino dell'aquilano ma anche quei territori sismogenetici limitrofi al nostro comprensorio (Marche, Umbria, Lazio). E' sotto gli occhi di tutti l'attività sismogenetica che in questo momento interessa la fascia tropicale e che mostra nelle sequenze sismiche più elevate proprio la nostra zona occidentale a quella contrapposta.
A memoria delle nostre ultime generazioni, non si ricorda una sequenza ed un grado sismico così elevato. Per le ragioni di cui sopra, consiglio a tutti nei prossimi quindici giorni di mantenere uno stato di vigile attenzione. Ricordo che i nostri strumenti permettono di osservare anomalie correlate con eventi sismici 6/24 ore prima, per cui si potrebbero verificare repentini incrementi di radon nelle ore notturne che non escludono la possibilità di un rilascio di energia a breve distanza di tempo. Nell'eventualità in cui si presentasse un incremento di eventi sismici per grado e per numero, consiglio, come al solito, di prendere le dovute precauzioni.
La nostra osservazione rimarrà costante per controllare l'evoluzione del radon nei prossimi giorni.
Giampaolo Giuliani

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