Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro italiano nel mondo

07 Agosto 2007   09:39  
In occasione della "Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo", che si celebrerà domani, il presidente del Cram Donato Di Matteo ha inviato il seguente messaggio a tutte le Associazioni e Federazioni di abruzzesi fuori regione. Questo il testo: "Cari Abruzzesi nel mondo, con questo messaggio, come presidente del Cram Regione Abruzzo, voglio essere simbolicamente presente e vicino a tutte le Associazioni e Federazioni di abruzzesi all´estero che commemorano la Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo con una particolare commozione: la data dellܐ agosto, infatti, è stata scelta per questa Giornata perchè in questo giorno del 1956 morirono nella tragedia di Marcinelle (Belgio) 262 minatori, tutti emigrati, di cui 136 erano italiani e tra essi ben 62 abruzzesi. Basti pensare che, dopo l´Abruzzo, la regione italiana più colpita nella tragedia di Marcinelle è stata la Puglia, con 22 caduti. "Per noi, quindi, questa Giornata ha un significato tutto speciale: se lܐ agosto è la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano, il sacrificio più caro l´abbiamo pagato noi abruzzesi, senza nemmeno dimenticare chi, pur non essendo morto, ha sofferto duramente, ammalandosi, il disumano lavoro nelle miniere belghe, frutto del patto scellerato fra Belgio e Italia del "carbone in cambio di uomini". Non stiamo parlando del Medioevo ma di appena 51 anni fa. "La Giornata del Sacrificio assume quest´anno una valenza particolare perchè esattamente 100 anni fa, nel 1907, in un´altra simile tragedia, quella di Monongah, nel West Virginia degli Stati Uniti, morirono anche lì tanti minatori emigrati e, fra questi, moltissimi italiani. "Ufficialmente" furono 171 e fra questi molti abruzzesi. In realtà, è certo che sono morte molte persone in più dei 361 totali (si parla di 956) e fra questi anche bambini e ragazzi. "La tragedia di Monongah, vuole essere l´occasione internazionale per non dimenticare e per ricordare altresì la speciale emigrazione italiana negli Stati Uniti tra fine 800 e inizio 900, quando dal Mezzogiorno e dal Nord-Est dell´Italia partirono quasi 900mila persone in cerca di lavoro, di cui oltre la metà andarono a lavorare nelle miniere americane, dove per un´altra scellerata legge, ci si poteva far aiutare da figli minorenni, quasi sempre, però, clandestini. "A Monongah, il 6 dicembre prossimo, organizzeremo come Cram, in collaborazione con la Federazione delle Associazioni degli abruzzesi degli Stati Uniti, una manifestazione solenne, con dibattiti, incontri e la presentazione di un libro sulla tragedia americana, edito dalla Tracce di Pescara e scritto da Dina Cianci e Claudio Palma. "Anche con questa speciale iniziativa il Cram dimostra di essere vicino e sensibile agli abruzzesi nel mondo di ieri e di oggi, non solo a parole ma anche con fatti e progetti concreti con i quali sta rispondendo adeguatamente sia alle istanze che ci giungono dai nostri corregionali residenti nei vari continenti sia alla definitiva soluzione dei problemi socio-sanitari che colpiscono i nostri corregionali che vivono in America Latina, che stiamo risolvendo, di concerto col Governo nazionale, il problema dell´adeguata assistenza sanitaria a chi è indigente e malato. "Siamo concretamente vicini ai nostri emigrati che, oltre al sacrificio del duro distacco dalle famiglie di origine, ha dovuto patire, a causa di crisi sociali ed economiche dei paesi dove ora vivono, anche il sacrificio della perdita del lavoro e di un salario dignitoso, dei propri risparmi e di un´inadeguata protezione sociale. In questo percorso come Cram siamo affiancati dall´ottimo lavoro che stanno eseguendo i nostri quattro parlamentari abruzzesi eletti all´estero, in particolare l´onorevole Mariza Bafile, italo-venezuelana eletta in Sudamerica, con la quale c´è una speciale unità d´intenti per risolvere i problemi congiuntamente in quel Continente dove abbiamo dei fratelli che soffrono e ai quali come Regione Abruzzo stiamo dando priorità. "In questa Giornata del Sacrifio non voglio dimenticare nemmeno i giovani, che sono il futuro delle stesse Associazioni e, quindi, del Cram, che quest´anno si riuniranno per la prima volta a novembre in un loro Congresso mondiale a Mar del Plata (Argentina), per far capire agli adulti di cosa hanno bisogno per continuare a sentirsi orgogliosamente anche abruzzesi".

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