Giovane Italia: grazie a Berlusconi, ma la ricostruzione è ferma
"La Giovane Italia L’Aquila, presente, come sempre, ad Atreju, per la tradizionale festa della destra giovanile, ha voluto ringraziare con uno striscione il Presidente del Consiglio Berlusconi, intervenuto nella giornata conclusiva del 12 settembre, per l’ottima gestione dell’emergenza post sisma, riconosciuta da più parti e soprattutto dai cittadini aquilani". Lo si legge in una nota della Giovane Italia del capoluogo abruzzese.
"La presenza alla manifestazione dei giovani del PDL - prosegue la nota - è stata, però, anche l’occasione per sottolineare la situazione di stallo che oggi, sotto la guida delle istituzioni locali, regna nella città dell’Aquila.
La ricostruzione è, infatti, al palo. E come in un incubo ricorrente, il sindaco Cialente continua a ripetere all’infinito la solita cantilena della mancanza di fondi per l’emergenza e a scaricare le responsabilità proprie e della sua amministrazione su altri enti e istutizioni. Lo sa il vice commissario che se non parte la ricostruzione l’emergenza sarà infinita e le risorse mai sufficienti?" si domanda la Giova Italia.
"Nessuna idea, ne tantomeno un progetto organico per la nuova L’Aquila. Solo chiacchiere, borbottii e operazioni di piccolo cabotaggio per i propri sodali e amici (gestione macerie, nomine dei CDA delle municipalizzate che hanno suscitato proteste e dimissioni nella sua stessa maggioranza e finanziamenti per le associazioni amiche). Oltre a ciò il nulla!...nemmeno l’ordinaria amministrazione!
Sindaco e allo stesso tempo vicecommissario, rappresentante istituzionale ma anche capopopolo, uomo di lotta e di governo!. È ora che Cialente, novello Dottor Jekill/Mister Hyde, vada a casa e ridia dignità al popolo aquilano, dignità che ogni giorno viene mortificata dalla sua amministrazione scellerata. Ed è anche giunto il momento c- conclude il comunicato - che il governo nazionale torni a L’Aquila e riprenda in mano una situazione che ormai è sfuggita di mano a tutta la classe politica locale".
