Gissi: operazione "Car-Fluff", sequestrato impianto di incenerimento rifiuti

07 Novembre 2011   09:56  

Materiali di autodemolizione, costituito da sedili, imbottiture, fili elettrici, materiale plastico e pneumatici, trasportati e trattati in un impianto rudimentale di incenerimento posto sequestro nel Comune di Gissi.

Le attivita' di informazione e di investigazione compiute dal personale del Corpo Forestale dello Stato appartenente al Comando Stazione di Gissi, anche in collaborazione con i Comandi Stazione Forestali di Lanciano, Vasto ed Atessa, hanno permesso di interrompere un'attivita' di gestione ed incenerimento di rifiuti non autorizzata nel comune di Gissi.

Le indagini, partite all'inizio del mese di settembre e gli assidui servizi di osservazione, controllo e pedinamento, hanno rivelato agli agenti una ben congegnata attivita' illecita esercitata da un imprenditore di Gissi in concorso con un autodemolitore di Ortona. L'imprenditore gissano, con un autocarro prelevava balle di "car-fluff", ovvero lo scarto che si origina dalle operazioni di recupero delle carcasse delle auto (plastiche, tessuti, imbottiture, etc.) presso l'autodemolitore di Ortona per poi trasportarli e stoccarli in un'area di proprieta' in Contrada "Terzi" di Gissi.

I rifiuti, successivamente caricati all'interno di un cassone scarrabile, venivano nottetempo bruciati. La combustione serviva a smaltire i rifiuti, costituiti principalmente da sedili integri di autoveicoli, pneumatici con cerchi, fili elettrici, etc., e ad estrarne le parti in metallo in seguito vendute come rottami di ferro presso una ditta autorizzata di San Salvo. In questo modo l'imprenditore di Gissi conseguiva un profitto attraverso una gestione di rifiuti (raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento con incenerimento) completamente illegale, mentre l'autodemolitore di Ortona, eliminando illecitamente il "car-fluff", riduceva sensibilmente i costi aziendali necessari per smaltire legalmente i propri rifiuti. Le operazioni di incenerimento dei rifiuti venivano eseguite nella totale indifferenza circa gli effetti negativi (produzione di diossine) sull'ambiente e sulla salute dei residenti nella zona. Il car-fluff "tal quale" infatti, deve essere conferito in discarica dal momento che le sperimentazioni sul suo utilizzo come carica combustibile per cementifici e termovalorizzatori hanno dato esito negativo a causa della formazione di fumi e gas tossici e dell'elevato quantitativo dei residui della combustione contenenti, fra l'altro, anche metalli pesanti e sostanze nocive. L'area ed i mezzi adibiti alle attivita' illecite sono stati posti sotto sequestro preventivo ed i due imprenditori, in concorso tra loro, denunciati per i reati di attivita' di gestione di rifiuti non autorizzata e attivita' organizzata per il traffico illecito di rifiuti.


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