Giulia Cecchettin Dissanguata, Le Tracce di Sangue e l'Agonia sotto l'Attacco di Filippo
Il dramma di Giulia Cecchettin si svela nelle tenebre di un femminicidio atroce, caratterizzato da coltellate inflitte dall'ex fidanzato, Filippo Turetta, che ha portato la giovane donna a morire dissanguata. Le indagini delineano una scena macabra, con le prime coltellate sferrate da Turetta sotto casa di Giulia, nel luogo che segna l'inizio dell'aggressione e che ha lasciato tracce di sangue e una lama spezzata.
Secondo quanto ricostruito nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Venezia Benedetta Vitolo, Giulia Cecchettin sarebbe stata accoltellata a pochi metri dalla sua abitazione, dove l'aggressione ha avuto inizio. Il tragico episodio si sarebbe poi spostato nella zona industriale di Fossò, dove una telecamera di videosorveglianza ha immortalato gli ultimi momenti di vita della giovane.
L'ipotesi suggerisce che l'aggressione inizi nel parcheggio di via Aldo Moro a Vigonovo, a soli "150 metri" dalla casa di Giulia. Qui, l'ex fidanzato Filippo Turetta avrebbe attaccato violentemente la giovane, verosimilmente con un coltello, avviando una sequenza di orrori. La studentessa avrebbe gridato "mi fai male", chiedendo aiuto, mentre subiva calci mentre giaceva a terra.
L'aggressione è descritta come avvenuta in due fasi, con la giovane costretta a risalire in auto e a compiere un tragitto verso la zona industriale di Fossò, dove la tragedia raggiunge il suo climax. La morte di Giulia Cecchettin è attribuita a uno 'choc emorragico', causato sia dalla caduta violenta che dalle "ulteriori ferite" provocate dai ripetuti colpi da arma da taglio.
L'ordinanza di custodia cautelare rivela l'orribile dettaglio del nastro adesivo sequestrato accanto a una vistosa traccia di sangue nella zona industriale, presumibilmente applicato da Turetta per impedire a Giulia di gridare. Questo elemento, insieme ad altri dettagli, alimenta l'accusa di sequestro di persona.
Filippo Turetta è stato arrestato in Germania con l'accusa di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. Il gip ha sottolineato la necessità di tenerlo in carcere, considerando la sua pericolosità sociale evidenziata dalla "inaudita gravità e manifesta disumanità" dimostrata contro la giovane donna. Turetta è considerato imprevedibile, e la sua improvvisa escalation di violenza lo rende un serio pericolo per la società, specialmente in un contesto in cui i femminicidi sono all'ordine del giorno.
