Giulianova, apre la seconda casa rifugio d'Abruzzo: lì donne maltrattate e i loro figli trovano cura

25 Novembre 2013   18:18  

Aprira' a dicembre, in provincia di Teramo, la seconda casa - accoglienza abruzzese per vittime di violenza.

Ad annunciarlo e' il vicepresidente della Provincia, Renato Rasicci, intervenendo alla Giornata internazionale contro la violenza, organizzata dalla Commissione pari opportunita' e dalla Consigliera di parita'.

"Casa Maia, con valenza interprovinciale, e' una struttura di accoglienza concepita come luogo segreto e sicuro dove le donne vittime di violenza e i loro figli possano abitare in autonomia, ripensando e riprogettando la propria vita. Casa Maia raccogliera' le richieste dei territori di Teramo, Pescara e Chieti", ha annunciato il vicepresidente.

Sebbene in Abruzzo la diffusione di Sportelli antiviolenza abbia avuto negli ultimi anni un nuovo impulso, permane una carenza di strutture di ospitalita' ed esiste una sola casa rifugio con sei posti nel territorio provinciale dell'Aquila, a Sulmona.

La struttura realizzata dalla Provincia, grazie ad un finanziamento di 400 mila euro da parte del Ministero delle pari opportunita', aprira' ad dicembre ed avra' sede a Giulianova.

Casa Maia, avra' a disposizione 8 posti per donne e bambini.

Sara' possibile accedervi solo attraverso i centri antiviolenza di Teramo (La Fenice), Pescara (Centro Antiviolenza Ananke) e Chieti (Consultorio Alpha), presso cui sono attive tre operatrici di accoglienza che, in raccordo con i Servizi sociali dei tre Comuni partner (Teramo, Pescara e Chieti) indicheranno le priorita'. Intanto, grazie al sostegno di pubblico e privato, il Centro antiviolenza La Fenice, dall'inizio dell'anno, ha ripreso il ritmo regolare dell'attivita' potendo contare su quattro operatrici fra psicologhe, assistenti sociali e avvocati.

Le donne prese in carico dal 2008 ad oggi sono oltre 260 e provengono da tutti i Comuni della provincia, 197 sono le italiane. Dall'est europeo sono 29, dall'Europa 14, dai Paesi asiatici 2; dai Paesi africani 7; dai Paesi sudamericani 16. Autore del maltrattamento, in 178 casi e' il partner; in 49 casi l'ex, in 20 casi un familiare, in 16 casi un conoscente, in 3 casi uno sconosciuto. In 181 casi la violenza e' fisica; in 47 casi e' economica, in 137 casi e' psicologica, in 24 casi e' di tipo sessuale e in 17 casi siamo di fronte a stalking. Le donne che si rivolgono al centro sono, per la maggior parte, nella fascia di eta' fra i 41 e i 60 anni (129). 109 sono quelle ricomprese fra i 26 e i 40 anni, 20 fra i 18 e i 25 anni; infine ci sono 4 minorenni e 4 oltre i 60 anni.


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